19 Febbraio 2024

Long Covid pediatrico, ecco la lista dei sintomi

La svela una ricerca internazionale cui ha preso parte il Gemelli. Tra le aree individuate per la sintomatologia rientrano affaticamento, disturbi gastro-intestinali e funzionamento neuro-cognitivo

Di NS
Long Covid pediatrico, ecco la lista dei sintomi

Una squadra di esperti internazionali, capitanata dal King’s College di Londra, in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e alla quale ha preso parte anche la Pediatria della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, ha messo a punto la lista dei sintomi ‘chiave’ del long Covid pediatrico e indicato attraverso quali strumenti misurarli. È uno studio, come spiegano gli esperti, che rappresenta un grande sforzo di armonizzazione globale per raccogliere dati in maniera omogenea e velocizzare così il progresso delle conoscenze e la definizione delle migliori strategie di intervento per il long Covid dei bambini e dei ragazzi. La messa a terra di questo linguaggio comune, questo ‘esperanto’ della scienza impronterà tutti le future ricerche sul long Covid. Lo studio, pubblicato su 'European Respiratory Journal', scrive una nuova pagina di medicina sul Covid-19, che impronterà tanto la clinica quanto la ricerca.

 

Gli esperti, tra i quali figura Danilo Buonsenso, docente di Pediatria all’Università Cattolica e dirigente medico dell’Unità Operativa Complessa di Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, che hanno messo a punto queste ‘istruzioni per l’uso’ per il long Covid pediatrico, raccomandano che vengano utilizzate anche nelle ricerche che verranno condotte in futuro per uniformare il linguaggio e la metodologia di lavoro, al fine di accelerare la comprensione e lo sviluppo di trattamenti ‘evidence-based’ per i long Covid. Utilizzare in tutto il mondo un ‘linguaggio’ scientifico comune, aumenta il valore dei dati raccolti, consentendo di confrontarli tra loro in maniera omogenea e di confrontarne di risultati tra studi diversi per arrivare poi a mettere a punto delle linee guida.

 

Ecco dunque le aree dei sintomi ritenuti fondamentali per la diagnosi di long Covid pediatrico: affaticamento o sfinimento; sintomi gastro-intestinali; funzionamento neuro-cognitivo; funzionamento fisico; sintomi cardio-vascolari; malessere dopo sforzo; alterazioni nella vita scolastica e lavorativa. Per quanto riguarda la ‘misura’ dei segni e sintomi pertinenti a queste aree, gli autori dello studio hanno selezionato quelle che possono essere utilizzate a livello universale, anche in Paesi a basse risorse. Validi ‘strumenti’ di misura sono stati individuati solo per 4 aree (affaticamento o sfinimento, sintomi gastro-intestinali, funzionamento neuro-cognitivo, funzionamento fisico), mentre si sta ancora lavorando per individuare quelli migliori per le tre aree restanti. "Il nostro centro – ricorda Buonsenso - è stato il primo al mondo a documentare che anche bambini e adolescenti possono sviluppare long Covid e abbiamo portato le prime evidenze scientifiche che questi bambini hanno delle alterazioni immunologiche, vascolari, e disautonomiche, che li distinguono dai pazienti guariti o dai controlli sani. Con questa ultima analisi internazionale, insieme ad esperti e rappresentanti di pazienti e famiglie, abbiamo definito gli outcome principali, in modo da consentire di standardizzare i nostri studi a livello globale. Ciò ci consentirà di condividere le casistiche e comprendere sempre meglio questa condizione, che causa un grave peggioramento della qualità di vita delle persone che ne sono affette".

 

 

 

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