22 Febbraio 2024

Aifa senza guida: si dimette il presidente

Giorgio Palù, fresco di riconferma alla guida dell'Ente regolatorio, annuncia il passo indietro e sottolinea "la totale assenza di ascolto da parte del ministro nelle scelte operate"

Di NS
Da Primus Inter Pares - TV7
Da Primus Inter Pares - TV7

L'8 febbraio scorso la Conferenza Stato-Regioni aveva confermato Giorgio Palù alla guida dell'Aifa. Oggi l'attuale presidente ha lasciato l'incarico. L'ente regolatorio, quindi, è al momento senza guida. Il passo indietro lo ha annunicato Palù stesso nel corso di una riunione informale dell'ente convocata oggi, non senza risparmiare critiche al ministro Orazio Schillaci. "Vi comunico nel contempo, dopo un’attenta meditazione, che la mancata sintonia col ministro e l’assenza di risposte dal governo mi costringono a dare le dimissioni da presidente nominato di Aifa hic et immediate".

Nel suo j'accuse, a quanto apprende l'Agi, Palù recrimina "la totale assenza di ascolto da parte del ministro nelle scelte operate per Aifa", sottolineando anche di trovare "offensivo ed umiliante nei confronti della mia persona e del mio profilo scientifico professionale il contenuto del DM 13:04:25 UTC; in particolare la durata di un anno del mandato conferitomi sulla base dell’art. 5 c. 9 del DL 6.7.2012 n. 95, scelta quantomeno equivoca sul piano giuridico". Ne sia prova, aggiunge, "il fatto che il mio primo incarico a presidente (ero già in pensione) è avvenuto con mandato quinquennale da parte del precedente ministro della Salute. Per di più, l’interpretazione restrittiva della norma da parte del ministro attuale viene adottata esclusivamente nei miei confronti, in netto contrasto con i decreti di nomina appena assunti dallo stesso Ministro per pensionati ultrasettantenni chiamati a dirigere l’Iss o a partecipare come consulenti nella Cse di Aifa". Mentre "la non retribuzione dell’incarico non mi preoccupa di certo. Considerandomi al servizio della res publica, ho infatti già svolto per tre anni le funzioni di presidente di Aifa senza ricevere alcun compenso né gettone di presenza, rifiutando anche di essere titolare di carta di credito dell’Ente. Mi sorprende invece la disparità di trattamento rispetto ad altri presidenti di Ente pubblico in pensione, beneficiari, contestualmente alla nomina, della legge 24 gennaio 1978 n.14, legge che nel mio caso, ancora una volta, non trova applicazione".

 

 

Leggi anche:

Aifa, Schillaci: "Stupito dalle motivazioni delle dimissioni di Palù"

 

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram