Pnrr, il governo sdogana la piattaforma green pass. Spinta alla telemedicina
Il quarto decreto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza licenziato dal Consiglio dei ministri rafforza il ruolo di Agenas soprattutto sull'attuazione del Fascicolo sanitario elettronico.

Il Consiglio dei ministri ha licenziato ieri nuove misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel nuovo (il quarto, per l’esattezza) decreto Pnrr non mancano le misure dedicate alla sanità. Al di là dell’incremento della dotazione organica in capo al ministero della Salute, con un posto di funzione dirigenziale di livello generale nell’ambito dell’Ufficio di gabinetto del ministro, il provvedimento da un lato dà una spinta alla telemedicina e dall’altro 'riabilita' la piattaforma creata all’epoca della pandemia per la verifica dei green pass.
Una misura che potrebbe risultare indigesta in alcune frange dell'elettorato di centrodestra ed essere vissuta come una sorta di sconfessione-marcia indietro soprattutto di FdI e Lega. I due partiti dell'attuale maggioranza di governo, infatti, avevano contrastato con fermezza quella che, a loro dire, era una deriva illiberale da parte dell'esecutivo Conte. Eppure, come riporta il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, nel decreto si introducono misure in materia di salute, e, in particolare, si rafforzano il ruolo e le competenze di Agenas nell’attuazione del progetto Pnrr riguardante il Fascicolo sanitario elettronico e si consente, appunto, il riutilizzo della piattaforma creata per la verifica del green pass, validata a livello europeo, anche per altre e future certificazioni sanitarie. Sono inserite, si legge ancora, una disposizione in materia di trattamento di dati personali relativi alla salute e misure in materia di interventi sulle infrastrutture ospedaliere.
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