04 Marzo 2024

Obesità, in Italia il 43% dei ragazzi e il 36% delle ragazze è in sovrappeso

Lo rivela l'Unicef che sottolinea come la condizione dei bambini nell'Ue sia diventata una delle principali preoccupazioni. Nel mirino il marketing del cibo spazzatura che "svolge un ruolo enorme in questa crisi"

Di NS
Obesità, in Italia il 43% dei ragazzi e il 36% delle ragazze è in sovrappeso

Con  una percentuale intorno al 36% per femmine e al 43% per i maschi, l'Italia si guadagna un quarto posto dell'Unione europea sul fronte dei ragazzi (0-19 anni) più colpiti da sovrappeso. Lo rivela l'Unicef in occasione della Giornata mondiale dell'obesità. Nel dettaglio i numeri Unicef parlano di 37 milioni di bambini colpiti sotto i 5 anni. In Europa meridionale la percentuale di bambini (0-5 anni) in sovrappeso raggiunge l’8,3%, rispetto alla media totale del 5,6%. I tassi stimati di bambini e giovani fino a 19 anni in sovrappeso/obesi nel 2019 nell’Unione europea variano dal 20-25% in Estonia, Lettonia e Lituania al 40% circa a Cipro e in Grecia. 


Secondo il rapporto 'Levels and trends in child malnutrition', le stime congiunte sulla malnutrizione dei bambini di Unicef, Oms e Gruppo della Banca mondiale, in Asia erano 17,7 milioni i bambini sotto i 5 anni in sovrappeso, in Africa 10,2 milioni, in America Latina e Caraibi 4,2, in Europa 2,6 milioni, in Oceania 0,2 milioni. Nei Paesi a reddito alto e medio-alto, dove vive il 31% di tutti i bambini del mondo sotto i 5 anni, è concentrato il 48% di tutti i bambini colpiti da sovrappeso. Secondo il recente Rapporto, la condizione dei bambini nell’Unione europea, l'incidenza dell'obesità e del sovrappeso è diventata una delle principali preoccupazioni all'interno dell'Ue e a livello globale: un'alimentazione adeguata, osserva l'Unicef, "è un diritto umano fondamentale per ogni bambino e un percorso verso un futuro più sano. Purtroppo, l'ambiente alimentare in cui vivono oggi milioni di bambini rappresenta una minaccia crescente per la loro salute e il loro benessere. Milioni di bambini oggi mangiano troppo cibo sbagliato. Ciò contribuisce a un rapido aumento del sovrappeso e dell'obesità nei bambini, con conseguenti problematiche di salute gravi e a lungo termine".

 

In particolare, il marketing del 'cibo spazzatura', "sfruttato e non regolamentato, svolge un ruolo enorme in questa crisi ed è direttamente collegato all'aumento del sovrappeso, dell'obesità e delle cattive condizioni di salute dei bambini", osserva l'Unicef, e raggiunge i bambini attraverso la pubblicità su carta stampata, la televisione e gli spazi online.
"Abbiamo la possibilità di trasformare i sistemi alimentari e garantire a tutti i bambini, indipendentemente dal luogo in cui vivono, un accesso equo a opzioni più sane e nutrienti che favoriscano il loro benessere fisico e mentale. Altrettanto importante è la necessità di aprire un dialogo empatico sul sovrappeso e l'obesità. Incolpare gli individui per il loro peso è controproducente e può avere un impatto negativo sulla salute emotiva e fisica dei bambini che vivono in sovrappeso e obesità. L'obesità durante l'infanzia è sempre più associata al bullismo e allo stigma, che mettono a dura prova la salute mentale dei bambini e li scoraggiano dall'adottare abitudini sane. Dobbiamo fare tutto il possibile per favorire un ambiente favorevole e destigmatizzare l'obesità", conclude l'Unicef Italia che, in occasione di questa Giornata mondiale, ha curato la versione italiana del vademecum per i genitori dal titolo 'Sei consigli su come educare tuo figlio a una sana alimentazione'.

 

 

 

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