Tumori, "in Italia 18mila casi in tre anni, ma un milione di guariti"
Il ministro Schillaci: "Il 40% sono evitabili, la dieta corretta riduce il 10% di morti". Al via la settimana nazionale della prevenzione della Lilt. Iniziative in tutta Italia, incluse visite di controllo presso gli ambulatori da prenotare al numero verde

Tre milioni e mezzo di persone sono vive dopo una diagnosi di tumore. Mentre circa un milione può considerarsi guarito. Sono i numeri che snocciola il ministro della Salute Orazio Schillaci, mentre annuncia anche che il governo sta predisponendo i decreti attuativi della legge sull’oblio oncologico. L’occasione è il lancio al Ministero della Settimana nazionale della prevenzione oncologica, promossa dalla Lilt-Lega italiana per la lotta contro i tumori.
L'appuntamento, che quest'anno si svolge dal 16 al 24 marzo, vedrà impegnate le 106 associazioni provinciali della Lilt, distribuite su tutto il territorio italiano, in una serie di iniziative con l'intento di divulgare buone pratiche, utili a ridurre i fattori di rischio come il fumo, l'obesità, la sedentarietà, l'abuso di alcol e l'esposizione a raggi UV, nonché di promuovere l'adesione a programmi di screening e alle vaccinazioni contro le infezioni note nel causare il cancro. "Quando parliamo di cancro - ha ricordato il ministro - facciamo riferimento a oltre 200 tipi diversi di neoplasie. Nel trattamento di alcuni di questi, un tempo ritenuti incurabili, oggi abbiamo ottenuto incredibili risultati grazie ai progressi della ricerca scientifica. Tuttavia, nonostante gli enormi passi avanti, il cancro è una patologia in costante crescita in tutto il mondo: nella nostra nazione c’è stato un incremento di oltre 18mila casi in 3 anni, come stima il Report ‘I numeri del cancro in Italia 2023’".
Non sono questi gli unici numeri sui quali si sofferma il ministro che cita anche il nuovo rapporto Censis secondo il quale, ricorda Schillaci, "il cancro è la malattia più temuta per il 70% degli italiani, ma solo poco più del 60% crede che i tumori si possano prevenire. Eppure la prevenzione è essenziale: basti pensare che il 40% circa dei casi di cancro potrebbe essere evitato intervenendo sui fattori di rischio”. Una percentuale sulla quale batte anche il presidente della Lilt nazionale, Francesco Schittulli: "Se pensiamo che l'adozione di uno stile di vita attento e consapevole, caratterizzato da un regime alimentare equilibrato, ispirato alla dieta mediterranea, e da una regolare attività fisica aiuterebbe a ridurre la probabilità di sviluppare patologie oncologiche del 40%, possiamo facilmente renderci conto di quanto le nostre scelte individuali siano determinanti per il nostro benessere".
Di qui l’importanza della dieta mediterranea: "La letteratura scientifica dimostra che può ridurre del 10% la mortalità complessiva e prevenire lo sviluppo di numerosi tipi di cancro", ha rimarcato Schillaci, ribadendo però anche la centralità dei controlli: "Vogliamo aumentare i livelli di adesione ai programmi di screening che vedono ancora differenze tra le Regioni. Durante il Covid c’è stato un ritardo, siamo ripartiti ma dobbiamo far crescere le adesioni agli screening".
A proposito di screening, proprio nella settimana della prevenzione sarà possibile effettuare, prenotando al numero verde SOS LILT 800 998877, visite di controllo presso gli ambulatori di prevenzione, accompagnate dalla distribuzione di opuscoli divulgativo-scientifici inerenti la corretta alimentazione, quali input alla responsabilizzazione di ciascuno. In perfetta sintonia, del resto col messaggio scelto dalla Lilt quest’anno e cioè: "Diventa influencer di te stesso". Che tradotto vuol dire: ascolta il tuo corpo e adotta uno stile di vita sano.
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