15 Marzo 2024

Disturbi alimentari, Schillaci: "Con la pandemia aumentati di un terzo"

In Italia ne soffrono oltre 3 milioni persone. In pronto soccorso gli accessi delle donne sono passati dal 61,1% del 2019 al 72,7% del 2021. Ingressi in aumento anche nelle classi di età 11-13 e 14-17". La diagnosi che ha subito una impennata è l'anoressia nervosa

Di NS
Disturbi alimentari, Schillaci: "Con la pandemia aumentati di un terzo"

"In Italia, secondo le stime, oltre tre milioni di persone" soffrono di disturbi dell'alimentazione, "e negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, si è registrato un incremento di casi intorno a un terzo, un abbassamento dell’età di esordio e un aumento della gravità dei disturbi". Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, al convegno “Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione – Il punto sui percorsi di cura e sulle nuove opportunità”, in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. "Come emerge dai dati contenuti nel Focus sui giovani fino a 25 anni che abbiamo pubblicato oggi (triennio 2019-2021) - ha spiegato - dal Sistema Emur che monitora gli accessi in pronto soccorso, emerge un significativo aumento degli ingressi per disturbi dell’alimentazione che passa da 3.023 accessi del 2019 ai 3.245 del 2021. In particolare, gli accessi riferibili alle donne sono passati dal 61,1% del 2019 al 72,7% del 2021. E c’è un numero degli accessi in crescita nelle classi di età 11-13 e 14-17".

 

Sempre nello stesso Focus, "il monitoraggio delle schede di dimissione sspedaliera indica l’anoressia nervosa come la diagnosi che ha visto una vera e propria impennata (dal 48.3% del 2019 al 58.7% del 2021). Si tratta - ha avvertito il ministro - di una reale emergenza sociale e sanitaria in cui il rapporto con il cibo, con il peso e con l’immagine corporea sono la punta dell’iceberg di un fenomeno le cui cause derivano da una molteplicità di fattori sociali, psicologici e biologici. Così come differenti sono le conseguenze: infatti i disturbi dell’alimentazione possono provocare gravi danni per la salute fisica, determinare disagio psicologico e compromettere le relazioni sociali di chi ne soffre, soprattutto quando si tratta di persone in età adolescenziale e pre-adolescenziale. E deve far riflettere il fatto che ci sono segnali di allarme anche in bambini prima degli 8 anni".

 

Ma i disturbi dell’alimentazione, ha ribadito, "possono colpire persone di tutte le età. E poi c’è un diffuso sommerso, sia perché può essere difficile individuare i primi sintomi sia perché frequentemente chi ne è affetto tende a nascondere. Eppure l’individuazione precoce e un intervento tempestivo, adeguato e personalizzato sono fondamentali per affrontare in modo efficace questi disturbi. Determinante è anche l’adozione di un approccio multidimensionale con la collaborazione di diverse figure professionali integrate tra loro, in un percorso di equipe multidisciplinare".

La prevenzione e il contrasto ai disturbi dell’alimentazione "rappresentano dunque un’urgenza - ha detto Schillaci - su cui siamo impegnati in modo costante anche promuovendo sempre più la sinergia tra istituzioni, enti e associazioni, con una responsabilità condivisa. Nell’ambito della prevenzione, è continua la nostra attività di promozione di stili di vita corretti - ne abbiamo fatto un punto fondamentale delle attività del ministero- e di modelli alimentari sani, in particolare attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione". Accanto a questo, "dobbiamo garantire a quanti soffrono di queste patologie e ai loro familiari i migliori livelli di accesso e appropriatezza dell’intervento su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo superare disparità regionali che vedono servizi distribuiti in modo non omogeneo nelle realtà territoriali". 

 

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