19 Marzo 2024

Disabilità: meno del 3% dei siti web è fruibile per tutti

Nasce l'intergruppo sull'accessibilità digitale. Ciocchetti (FdI): "L'obiettivo è promuovere iniziative culturali e legislative che permettano ai 13 milioni di italiani che hanno deficit di varia natura di accedere alle informazioni e ai servizi telematici"

Di Marta Tartarini
Disabilità: meno del 3% dei siti web è fruibile per tutti

Per chi ha una disabilità le barriere non sono solo fisiche, ma anche digitali, se si pensa che solo il 2-3% dei siti web consente un accesso effettivo e completo per tutti. La denuncia arriva dal vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, Luciano Ciocchetti, promotore di un nuovo intergruppo, quello sull'accessibilità digitale, tenuto a battesimo oggi a Montecitorio, insieme a diverse associazioni come Fish, Fand- Anmic, AccessiWay Italy e Attivisa.  

L'obiettivo dell'intergurppo, cui hanno al momento aderito 22 tra deputati e senatori di tutti i gruppi, spiega il deputato di FdI, è "promuovere iniziative culturali e legislative che permettano ai 13 milioni di italiani che hanno deficit di varia natura di accedere alle informazioni e ai servizi digitali". Siamo di fronte infatti a un problema di software, di grafica e di standard non adeguati a chi ha una disabilità e cerca ad esempio di acquistare un biglietto del treno o di uno spettacolo, di effettuare una prenotazione o di presentare una domanda online.

Dal punto di vista normativo il diritto è già stato sancito. "Come spesso accade in Italia, abbiamo ottime leggi – osserva il parlamentare di Fratelli d’Italia, citando in questo caso la legge Stanca del 2004 -, il problema è poi l'attuazione pratica. Dopo 20 anni tanti siti pubblici e privati non sono ancora a norma e parliamo di realtà che, soprattutto dopo il Covid, sono diventate fondamentali per alcuni servizi". Un problema che travalica i confini nazionali. "E' un tema serio anche a livello europeo, dove ci sono 80 milioni di disabili, per i quali l'accessibilità significa autonomia e welfare", rileva Ciocchetti.

Senza contare, inoltre, che si si tratta di "un tema di civiltà che si estende al capitolo della intelligenza artificiale. Una rivoluzione che rischia di lasciare indietro qualcuno", come evidenzia Mario Nobile, direttore generale della Agenzia per l'Italia digitale. Proprio per colmare il gap, il Pnrr "ha stanziato 80 milioni di euro - continua il dg di AdiD - che permetteranno a 55 amministrazioni tra Regioni, Comuni e Città metropolitane di acquistare tecnologie e formare il personale".

E’ questo dunque il contesto in cui prende il via il nuovo intergruppo. E, in realtà, ci sarebbe già un primo obiettivo a tenerlo impegnato. E’ lo stesso Ciocchetti a indicare, infatti, una iniziativa che potrebbe vederlo protagonista, raccogliendo una richiesta pressante delle associazioni: "Possiamo presentare - promette - una proposta di legge o un emendamento da agganciare al primo veicolo legislativo utile per permettere ai disabili di votare da soli, in autonomia".

 

 

 

 

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