22 Aprile 2024

"Il Ssn può essere equo solo con la piena tutela della salute della donna"

Il ministro Schillaci ribadisce l'impegno "per migliorare prevenzione, assistenza e cura" e insiste sulla priorità degli screening oncologici: "Al Sud ci sono ancora ampi margini di miglioramento

Di NS
Foto di fernandozhiminaicela
Foto di fernandozhiminaicela

"Solo attraverso una piena tutela della salute delle donne possiamo realizzare quei principi di equità, inclusione e uguaglianza su cui si fonda il nostro sistema sanitario. A questo rivolgiamo ogni giorno il massimo impegno". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto alla Giornata nazionale per la salute della donna. "Ricordo che in questa Giornata - ha sottolineato - si svolgono in tutta Italia iniziative per permettere alle donne di avere accesso a consulti e screening gratuiti, grazie all’adesione di numerosi ospedali, strutture sanitarie e associazioni. Per questo ringrazio la Lilt che oggi ha messo a disposizione due unità mobile per visite e screening gratuiti, i medici che hanno aderito a questa giornata, e le associazioni che hanno allestito punti informativi".

 

"Il benessere delle donne lungo tutto l’arco della vita è un presupposto irrinunciabile per la piena realizzazione del diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione. Con questa consapevolezza siamo impegnati per migliorare la prevenzione, l’assistenza e la cura". Fondamentale è la prevenzione oncologica, ha ricordato Schillaci, "attraverso l’adesione ai programmi di screening. Un significativo passo avanti è rappresentato dall’estensione in molte Regioni dello screening mammografico alle fasce 45-49 e 70-74 anni. In particolare al Sud ci sono ancora ampi margini di miglioramento data la scarsa adesione. E’ necessario un maggiore sforzo sia per quanto riguarda gli inviti delle Regioni ai programmi di screening organizzati sia nel sensibilizzare le donne ad aderire e a non rinviare controlli che possono veramente fare la differenza".

 

"In questo senso, oltre al supporto dei medici, è essenziale anche il forte sostegno e la sinergia con le associazioni che sono sentinelle della salute sui territori e fondamentale anello di congiunzione tra i cittadini e le istituzioni. Accanto all’impegno per la prevenzione, stiamo lavorando per potenziare la sanità di prossimità, affinché ogni donna, ovunque si trovi, possa ricevere le risposte adeguate alle proprie esigenze sociali e di salute". La promozione della salute della donna, ha aggiunto il ministro, "è una priorità che ci vede impegnati anche attraverso i lavori del Tavolo tecnico sugli stili di vita per favorire la fertilità al quale partecipano autorevoli rappresentanti del mondo scientifico, alcuni dei quali presenti oggi. Così come è cruciale l’impegno del ministero della Salute per la ricerca scientifica nell’ambito della salute della donna, in particolare attraverso il supporto alle attività di ricerca svolte dagli Irccs in questo campo, con una specifica attenzione verso la medicina personalizzata". Infine, "l’appropriatezza delle cure è uno dei fronti che ci vede impegnati nel quadro di un ampio disegno per la tutela della salute femminile, considerata con una visione globale, che includa anche le relazioni di coppia e familiari. Aspetti a cui rivolgiamo grande attenzione. Non dimentichiamo, infatti, che le forme più gravi di violenza contro le donne sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Per le donne vittime di violenza il servizio sanitario nazionale garantisce percorsi dedicati in pronto soccorso e insieme all’Istituto superiore di sanità sosteniamo attività formative rivolte agli operatori sanitari e socio-sanitari per intercettare i casi di violenza e prestare un’assistenza sempre più tempestiva". 

 

 

 

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram