22 Maggio 2024

Pronto soccorso, Schillaci: "Una criticità del nostro Ssn"

Il ministro mette in fila le urgenze da affrontare: "La carenza di personale, la scarsa attrattività del comparto, gli accessi impropri, la sicurezza degli operatori". Per poi sottolineare: "Il 70% di chi subisce violenza sono donne"

Di NS
Pronto soccorso, Schillaci: "Una criticità del nostro Ssn"

La situazione nei pronto soccorso "è una delle criticità del nostro Servizio sanitario nazionale". A dirlo è il ministro della Salute Orazio Schillaci alla Camera, in occasione della presentazione dell'indagine conoscitiva sulla medicina di emergenza-urgenza che Nursind Sanità aveva anticipato ieri. Dati alla mano, quindi, secondo il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa, "le urgenze da affrontare sono soprattutto la carenza di personale, la scarsa attrattività del comparto, gli accessi impropri, la sicurezza degli operatori".

 

In particolare gli episodi di violenza agli operatori sono "un aspetto inaccettabile, tenendo poi conto che il 70% di chi subisce violenza sono donne. Un aspetto tra i meno qualificanti del Ssn. Lo scorso anno - ha ricordato - abbiamo inasprito le pene e potenziato i posti letto ma non è solo un problema di inasprimenti di pena, è un problema culturale. Chi va da un medico deve capire che quella persona è lì per prendersi cura di lui, è l’ultima persona contro cui rivolgere atti di violenza. Questo ovviamente non basta, occorre uno sforzo culturale e su questo siamo impegnati come ministero, per diffondere la cultura del rispetto e della fiducia per gli operatori sanitari".

Intanto però bisogna fare i conti con il sovraffollamento dei ps. Su tale fronte, secondo Schillaci, "la soluzione è nel potenziamento nella medicina territoriale. Su questo ci sono i fondi del Pnrr. I pronto soccorso oggi sono a volte l’unico punto di riferimento del cittadino. Nel 2023 si sono registrati oltre 18 milioni di accessi, il 6% in più dell'anno precedente, di questi il 68% codici bianchi e verdi, e sono stimati 4 milioni di accessi impropri. Ma già laddove sono attive le case di comunità gli accessi impropri sono ridotti in maniera significativa. Sarà essenziale il contributo dei medici di famiglia, che sono e restano il primo filtro per il cittadino". Altro punto, infine, la riduzione delle liste d’attesa, "priorità assoluta", ha ribadito Schillaci. "Stiamo per intervenire con un provvedimento importante, per far sì che tutti i cittadini abbiano sempre garantita l’erogazione delle prestazioni necessarie e nei tempi giusti. Questo non può prescindere da un più puntuale e trasparente monitoraggio dei tempi".

 

 

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram