Fascicolo sanitario, "Entro quest'anno al via prenotazione e pagamento visite"
I sottosegretari all'innovazione e alla Salute, Butti e Gemmato: "Il nostro obiettivo è rendere il Fse sempre più inter-operabile e omogeneo sul territorio"; "L'Italia tra i primi in Ue"

Questo saràun anno decisivo per il Fascicolo sanitario elettronico. Entro il 2024, infatti, sarà possibile prenotare o revocare visite, pagare i ticket e consultare referti. A garantirlo i sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e alla presidenza del Consiglio per l'Innovazione, Alessio Butti. Proprio Butti ha chiarito sul fronte della spesa che "il progetto cuba, in totale, 1 miliardo e 300 milioni, di cui 300 milioni vanno al potenziamento infrastrutturale delle regioni". Mentre nel merito dell’utilizzo del Fse, ha spiegato appunto che "entro il 2024 sarà possibile fare, attraverso il proprio fascicolo sanitario elettronico, la prenotazione o la revoca delle visite, scelta e revoca del medico, il pagamento dei ticket e la consultazione dei referti".
Il fascicolo sanitario elettronico, ha spiegato Butti, "esiste già in diverse regioni, il nostro obiettivo è renderlo sempre più inter-operabile, un soggetto di comunicazione sanitaria omogenea sul territorio. Abbiamo preso per mano le Regioni con qualche difficoltà in più per accompagnarle tutte allo stesso livello. Il 7 settembre del 2023 abbiamo licenziato un primo decreto che consente alle Regioni di adeguarsi allo standard nazionale, ora siamo in una fase di scambio con il garante della Privacy per il secondo decreto che riguarda il fascicolo sanitario elettronico e che è dedicato all'ecosistema dei dati. Poi - ha concluso - ci sarà un successivo decreto per la piattaforma della sanità digitale, che riguarderà Agenas".
"Da oggi i cittadini potranno constatare l'evoluzione del fascicolo sanitario elettronico. Si sono superate alcune criticità e alcuni rilievi del garante della Privacy sulla gestione dei dati sensibili. Oggi il fascicolo si pone come un vero strumento di cura e di prevenzione”, ha aggiunto Gemmato rimarcando di "essere arrivati tra i primi a livello europeo". Sui tempi, poi, Gemmato ha chiarito che "la data di scadenza è quella del Pnrr". Il sottosegretario ha inoltrericordato che "la misura 6 del Pnrr prevede 15,6 miliardi, che si incardinano sulla sanita' digitale e su quella territoriale. Il 40 per cento di queste risorse viene speso per la prima voce. Vuol dire un investimento importante nel fascicolo sanitario elettronico, che diventa un volano per tutta la sanità".
Proprio Gemmato ha fornito qualche dettaglio in più sulle funzioni del nuovo Fse: "Ci sono una serie di misure che vengono intraprese: si possono caricare referti e le cartelle cliniche, c'è la disponibilità di un taccuino personale dell'assistito nel quale il paziente può inserire delle note personali, lettere di invito per gli screening. Con questo fascicolo, inoltre, verranno comprendiate tutta una serie di prestazioni che prima erano duplicate. Accade che, a volte, un cittadino che non conosca i nomi esatti delle varie prestazioni eseguite le duplichi involontariamente, eseguendole due volte. Con il fascicolo questa cosa non accadrà più. Vuol dire - ha concluso - abbattere le liste d'attesa e fare risparmiare lo Stato". Secondo Gemmato, "il fascicolo può diventare uno strumento non più solo amministrativo ma sanitario, è questo il cambio di paradigma. Ci sarà a breve un decreto sull'ecosistema dei dati, che concluderà questo passaggio". E con il quale saranno "consultabili tutti i dati scorporati. Sarà quindi possibile la ricerca per parola chiave di tutti i valori eseguiti dal paziente nel tempo, senza dover aprire ogni singolo referto medico e doverli confrontare uno per volta. Il dato e' anonimo - ha precisato infine Gemmato - il paziente sceglie eventualmente di renderlo consultabile solo a chi vuole, come ad esempio al medico di base".
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