03 Luglio 2024

La diagnosi fa un passo avanti: ecco la digitalizzazione dei campioni di tessuto

E' il cuore del progetto Digital Pathology del Campus Bio-Medico che grazie a un sistema di tracciabilità consentirà di monitorare con precision il percorso di ogni campione istologico, dai prelievi iniziali agli accertamenti finali

Di NS
Foto di felixioncool
Foto di felixioncool

Rivoluzionare la diagnostica anatomopatologica grazie a un sistema di tracciabilità avanzato per la gestione digitale dei campioni. È il cuore del progetto Digital Pathology appena avviato dalla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, che promette di accelerare i tempi di diagnosi, gestire con maggior efficacia i pazienti e contribuire allo sviluppo di nuove linee di ricerca. "In un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più centrale nel settore sanitario, il connubio tra tracciabilità e digitalizzazione – spiega Giuseppe Perrone, direttore dell’Unità operativa complessa di Anatomia patologica (Uoc) del Policlinico Campus Bio-Medico – rappresenta un passo fondamentale verso il miglioramento dei servizi per la salute, garantendo una maggiore sicurezza, precisione e tempestività nelle diagnosi e nei trattamenti".

 

 

Il sistema di tracciabilità consente di monitorare con precisione e in dettaglio il percorso di ogni campione istologico, dai prelievi iniziali alla diagnosi conclusiva, in modo da garantire sicurezza, controllo e standardizzazione del processo. Grazie all’utilizzo di tecnologie RFID, codici a barre e software specializzati, l’Anatomia patologica del Policlinico Campus Bio-Medico può adesso tracciare ogni singolo campione in tempo reale, riducendo al minimo il rischio di errori e garantendone la corretta identificazione. L’implementazione di questo sistema migliora la qualità e l’affidabilità delle diagnosi patologiche, e contribuisce a ottimizzare i flussi di lavoro.

 

 

Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram