10 Luglio 2024

Liste d'attesa, stallo sul decreto. Si va verso la fiducia

Sconvocata la commissione Affari sociali e Sanità del Senato. Tutto rimandato alla prossima settimana. L'opposizione attacca: "Ancora tensioni nella maggioranza"

Di NS
Liste d'attesa, stallo sul decreto. Si va verso la fiducia

È stallo sul decreto liste d’attesa. Governo e maggioranza in difficoltà al punto che già in mattinata è stata sconvocata la seduta in commissione Affari sociali e Sanità del Senato, dove è in corso l'esame del provvedimento. Se ne riparla la settimana prossima quando, con con molta probabilità, si arriverà a una fiducia sul provvedimento. Già dopo le dieci di questa mattina il senatore della Lega, Claudio Borghi, tra l’altro autore di uno degli emendamenti della discordia al dl liste d’attesa (quello per l’abolizione dell’obbligo vaccinale da zero a 16 anni) scriveva infatti in un post su X: "Rimandata a lunedì la decisione del presidente Franco Zaffini sull'inammissibilità degli emendamenti al decreto sanità". Per poi aggiungere, riferendosi proprio alla sua proposta di modifica: "Non credo che l'esito cambierà ma diciamo che, per ora, la già dichiarata inammissibilità dell'emendamento è la solita fake news".

Subito sul piede di guerra naturalmente le opposizioni. A cominciare dal Pd che con la senatrice Sandra Zampa ha attaccato: "Siamo di fronte ad un decreto presentato in pompa magna dal governo a ridosso delle europee. Doveva essere il provvedimento che risolveva il dramma delle liste d'attesa nella sanità pubblica e invece oggi la commissione Affari sociali del Senato è stata sconvocata perche' il governo e' nel caos e non e' in grado di rispettare i tempi e tutto viene rinviato alla prossima settimana". 
"Siamo di fronte a un paradosso politico: da una parte c'è un governo che impone l'autonomia differenziata come nuova forma di organizzazione dello Stato. Dall'altro lo stesso governo, con questo provvedimento, sottrae alle regioni, che infatti hanno dato parere contrario al provvedimento, poteri e controlli sulla sanità. La spaccatura dentro la maggioranza è resa evidente dall'emendamento della Lega che stralcia l'intero articolo 2. Tutto finirà, come al solito, con l'ennesimo voto di fiducia".

Non meno dura la posizione del Movimento cinque stelle : "Oggi in X Commissione a Palazzo Madama avremmo dovuto discutere il decreto liste d'attesa. Avremmo, per l'appunto, perché il presidente Zaffini ha deciso, per motivi a noi ignoti, di sconvocare la seduta rinviando tutto alla settimana prossima", hanno rimarcato i componenti pentastellati della Commissione Affari sociali, il capogruppo Orfeo Mazzella, Mariolina Castellone e Barbara Guidolin. "Questo provvedimento, approvato strumentalmente pochi giorni prima delle Europee, è stato presentato dal Governo come la 'pozione miracolosa' per risolvere i problemi e invece si sta trasformando nell'ennesima Caporetto. Prova ne è il fatto che, quando sono state audite in commissione, le Regioni - comprese quelle di centrodestra - lo hanno bocciato senza mezzi termini, prefigurando addirittura problemi di sostenibilità finanziaria".
"Se non stessimo parlando di un tema assai serio, davanti a ciò verrebbe da sorridere pensando al folle progetto di Autonomia differenziata, la cambiale che Giorgia Meloni ha dovuto pagare a Salvini. È evidente - hanno concluso i senatori Cinque stelle - che sul decreto liste d'attesa c'è una frattura interna alla maggioranza che con ridicoli sotterfugi lancia la palla in avanti. Prima o poi i nodi vengono al pettine".

 

 

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