19 Settembre 2024

L'anticorpo contro il virus sinciziale sarà gratuito: la rassicurazione del Ministero

Lungotevere Ripa ha avviato interlocuzioni con Aifa per il trasferimento dai farmaci di Fascia C a quelli di Fascia A. Lo fa sapere Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione. Il caso sollevato dal Pd

Di NS
L'anticorpo contro il virus sinciziale sarà gratuito: la rassicurazione del Ministero

"In considerazione dell’aumentata incidenza del virus respiratorio sinciziale nella popolazione pediatrica, il ministero della Salute ha avviato interlocuzioni con Aifa, di cui sono state informate tutte le Regioni con nota trasmessa dalla Direzione della programmazione sanitaria, affinché si proceda al trasferimento dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Bey dai farmaci in fascia C a quelli in fascia A, dunque a carico del Servizio sanitario nazionale". A renderlo noto è Maria Rosaria Campitiello, capo dipartimento della Prevenzione del Ministero

 

"A oggi infatti, secondo la norma vigente, il farmaco è a carico del cittadino. È nostra intenzione rafforzare le strategie di prevenzione e immunizzazione universale a tutela dei bambini su tutto il territorio nazionale, garantendo a tutte le Regioni la somministrazione dell’anticorpo monoclonale senza oneri per i pazienti".

 

Era stato il Pd,  con i deputati pugliesi Ubaldo Pagano, Marco Lacarra e Claudio Stefanazzi, a sollevare il caso attaccando il Ministero per la lettera con cui ha vietato alle Regioni in piano di rientro la somministrazione dell’anticorpo monoclonale Nirsevimab (classificato appunto in fascia C da Aifa) "in quanto trattasi di prestazione extra Lea": "Per quanto si cerchi di negare - hanno sottolineato i parlamentari -, in Italia continuano ad esistere una sanità di serie A e una di serie B, cittadini di serie A e cittadini di serie B e il ministero della Salute lo ha dimostrato per l’ennesima volta". Per poi incalzare: "Da domani un bambino pugliese o calabrese o abruzzese dovrà stare più attento di uno veneto ad evitare bronchioliti e polmoniti perché non avrà la possibilità di assumere gratuitamente un farmaco molto efficace per combattere le malattie da virus respiratorio sinciziale (Vrs). Malattie che, per inciso, provocano ogni anno 33 milioni di infezioni a livello mondiale, 3.6 milioni di ospedalizzazioni e 100mila morti tra i bambini. Viene da chiedersi se un Paese che nega le cure ai bambini per mere questioni contabili possa considerarsi o no un Paese civile. A noi sembra proprio di no".

 

 

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