04 Ottobre 2024

Mpox, l'Oms approva il primo test diagnostico in vitro per uso di emergenza

Si tratta di un rilevamento in tempo reale del Dna del virus. Per l'Organizzazione è "un passo importante nel miglioramento dell'accesso mondiale agli esami"

Di S.D.A.
Foto di Darko Stojanovic
Foto di Darko Stojanovic

L'approvazione del primo esame diagnostico in vitro per l'uso in emergenza (Eul) per l'MPox è "un passo importante nel miglioramento dell’accesso mondiale ai test". Lo afferma l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha dato il via libera all'utilizzo del test Alinity. Se in Italia il bollettino ufficiale di agosto del ministero della Salute registrava 1.056 casi di Mpox, di cui 262 collegati a viaggi all'estero, altrove, in Africa in primis, dove i numeri sono ben diversi, è chiaro che poter individuare il virus in tempi più stretti può aiutare a fare la differenza. Come chiarisce l’Organizzazione, infatti, una "diagnosi precoce di Mpox consente un trattamento e una cura tempestivi, nonché il controllo del virus".

Proprio nel Continente africano persistono capacità diagnostiche limitate nonché ritardi nella conferma di casi di vaiolo, situazioni che contribuiscono alla continua diffusione del virus. "Solo nel 2024 sono stati segnalati oltre 30mila casi sospetti in tutta la regione: l'incidenza più alta si è registrata nella Repubblica Democratica del Congo, in Burundi e in Nigeria ma la capacità di rilevazione del virus, in particolare in Congo, è ferma al 37% dei casi sospetti", rivela l'Oms.

Ma come funziona Alinity? Si tratta di un test in tempo reale che consente il rilevamento del Dna del virus Mpox (cladeI/II) tramite tamponi di lesioni cutanee umane. L'Agenzia per la sanità delle Nazioni Unite spiega inoltre che l'esame "è progettato specificatamente per l'uso da parte di personale di laboratorio clinico adeguatamente formato" che sarà così in grado di "confermare casi sospetti in modo efficiente ed efficace".
"Questo primo test diagnostico per l'Mpox, nell'ambito dell'uso di emergenza, rappresenta una pietra miliare significativa nell'ampliamento della disponibilità di test nei Paesi colpiti - ha sottolineato Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell'Oms responsabile dell'accesso ai medicinali e ai prodotti sanitari -. I prodotti medici garantiti sono fondamentali per i nostri sforzi volti ad aiutare i Paesi a contenere la diffusione del virus e a proteggere la loro popolazione, soprattutto nelle regioni svantaggiate".

Finora, l’Oms ha ricevuto tre ulteriori richieste di accettazione di test per la valutazione di uso in emergenza e sono in corso interlocuzioni con altri produttori di esami diagnostici in vitro per Mpox al fine di garantire una gamma più ampia di opzioni di qualità. Intanto, l'accettazione di uso in emergenza di Alinity rimarrà valida finché sarà in vigore l'emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale.

 

 

 

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