Manovra, verso 3 miliardi in più alla sanità
Dopo il Consiglio dei ministri di oggi sarà chiara l'entità delle risorse sul tavolo. Intanto il ministro Schillaci si sbilancia e per la prima volta conferma la cifra. Il senatore Zaffini (FdI): "Nel 2027 arriveremo a 147 mld sul Fondo sanitario nazionale"

Le cifre sono ancora scritte sull’acqua, ma forse da stasera, dopo il Consiglio dei ministri, qualche passo avanti sulla manovra si potrà fare. In queste ore si parla di 3 miliardi o poco più per la sanità. E oggi è lo stesso ministro della Salute, Orazio Schillaci, a dare i numeri: "Ci sarà un incremento dei fondi, saranno sui 3 miliardi", ha infatti detto. Il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa fino a questo momento non aveva mai dettagliato l’investimento, mentre ha più volte parlato della destinazione finale delle risorse. C’e il piano triennale di assunzioni di personale, a cominciare da quelle degli infermieri, figure delle quali c’è più bisogno al punto da decidere di ricorrere alla soluzione tampone di importarli dall’India. Con buona pace delle raccomandazioni Oms, da sempre contraria a questa pratica che contribuisce a sguarnire di personale Paesi per lo più poveri.
Le risorse che riceveranno il disco verde del ministro Giorgetti, però, serviranno anche ad avviare un’altra proposta avanzata da Schillaci e cioè la detassazione delle indennità medica (scaglionata) e – se non sono cambiati i propositi del Ministero - infermieristica. Misura, quest’ultima, della quale potranno avvantaggiarsi i medici, ma di certo non gli infermieri. Il motivo? È semplice: una detassazione al 15% dell’indennità di specificità infermieristica, stando ai calcoli effettuati dal Centro studi Nursind, verrebbe a costare circa 47 milioni di euro allo Stato, a fronte di un guadagno netto per l’infermiere di 174 euro all’anno ( 14,50 euro netti mensili).
Ma tant’è. Oggi, intanto, sono i presidenti delle commissioni Affari sociali e Sanità di Camera e Senato, Ugo Cappellacci e Franco Zaffini, a difendere la portata dell’investimento destinato alla sanità in manovra. "Oltre alle sforbiciate dissennate, si soffrono oggi gli effetti di una mancata programmazione che riguarda, in particolare, il personale. Nonostante viviamo un’epoca di sacrifici, anche in questa manovra – ha evidenziato Cappellacci (Forza Italia)- aumenteremo le risorse per il servizio sanitario nazionale, con un investimento che potrebbe superare i 3 miliardi, ben oltre i 2 previsti inizialmente e le stime rispetto al Pil del governo Draghi. Sono risorse prevalentemente destinate ad un piano di assunzioni, all’incremento delle indennità, a valorizzare le specializzazioni che oggi soffrono maggiori difficoltà". Dal partito di maggioranza è stato Zaffini, invece, a puntualizzare: "Noi arriveremo nel 2027 a 147 miliardi di euro sul Fondo nazionale sanitario. La seconda voce di spesa del bilancio dello Stato dopo le pensioni. È un fiume di danaro. Basta? È sufficiente? No, non è sufficiente, ma dobbiamo intanto cominciare a vedere come viene speso questo fiume di danaro" e quindi, "indirizzare meglio le nostre risorse".
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