05 Novembre 2024

Vaccini, Oms: "Priorità contro 17 agenti patogeni"

L'elenco mondiale è stato stilato sulla base di quelli regionali. Ne fanno parte Hiv, malaria e turbecolosi, responsabili di 2,5 milioni di decessi l'anno. I dettagli

Di S.D.A.
Foto di Darko Stojanovic
Foto di Darko Stojanovic

Dare sistematica priorità al trattamento di patogeni endemici sulla base di criteri che includano il carico di malattia regionale a livello mondiale, il rischio di resistenza antimicrobica e l’impatto socioeconomico. È questo l’intento del nuovo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblicato oggi. La ricerca individua 17 agenti patogeni che regolarmente causano malattie nelle comunità globali come massime priorità per lo sviluppo di nuovi vaccini. Lo studio - chiarisce l'Agenzia Onu - riconferma le priorità di lunga data per la ricerca e lo sviluppo (R&S) di vaccini, tra cui Hiv, malaria e tubercolosi, tre malattie che complessivamente uccidono quasi 2,5 milioni di persone ogni anno. Si identificano, inoltre, agenti patogeni come lo streptococco di gruppo A e la klebsiella pneumoniae come massime priorità di controllo delle malattie in tutte le regioni per le quali, "è urgente sviluppare nuovi vaccini sempre più resistenti agli antimicrobici".

L’Oms spiega di aver "interpellato esperti internazionali e regionali affinché mettessero a fuoco i fattori più importanti per decidere quali vaccini introdurre e utilizzare" l’analisi di tali preferenze, combinata con i dati regionali per ciascun virus o batterio, "ha prodotto i primi 10 patogeni prioritari per ciascuna regione dell'Agenzia delle Nazioni Unite". Gli elenchi regionali sono stati poi consolidati per formare l’elenco mondiale, come detto, di 17 patogeni contro i quali è necessario sviluppare nuovi vaccini anche a sostegno dell'obiettivo dell’Agenda di immunizzazione 2030 e cioè "garantire che tutti, in tutte le regioni, possano beneficiare di vaccini che li proteggano da malattie gravi". Si tratta di una base di prove equa e trasparente per definire le agende regionali e globali per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di nuovi vaccini, ed è inteso a fornire ad accademici, finanziatori, produttori e Paesi una direzione chiara su dove R&S di vaccini potrebbe avere il maggiore impatto.

Diviso in "tre macro categorie", l'elenco messo a punto individua patogeni endemici prioritari, rispetto ai quali i vaccini si trovano a diversi stadi di sviluppo. Occorre, ad esempio, fare ricerca per lo streptococco di gruppo A; il virus dell’epatite C; L'Hiv-1 e la klebsiella pneumoniae. Vaccini devono invece essere ulteriormente sviluppati contro: il citomegalovirus; il virus dell’influenza; la specie leishmania; la salmonella non tifoidea; il norovirus; la malaria; la specie shigella e lo stafilococco aureo. Infine vi sono vaccini prossimi all'approvazione normativa, alla raccomandazione politica o all'introduzione per: il virus della Dengue; lo streptococco di gruppo B; l'E.coli patogeno extra-intestinale; il mycobacterium tuberculosis e il virus respiratorio sinciziale (Rsv). "Troppo spesso le decisioni al livello mondiale sui nuovi vaccini sono state guidate esclusivamente dal ritorno sugli investimenti, piuttosto che dal numero di vite che potrebbero essere salvate nelle comunità più vulnerabili", ha affermato Kate O'Brien, direttrice del settore Immunizzazione, Vaccini e prodotti biologici dell'Oms. "Questo studio - ha spiegato - utilizza ampie competenze e dati regionali per valutare i vaccini che non solo ridurrebbero in modo significativo le malattie che oggi hanno un forte impatto sulle comunità, ma ridurrebbero anche i costi medici che le famiglie e i sistemi sanitari devono affrontare".

 

 

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