05 Novembre 2024

Obesità, in Italia ne soffrono 6 milioni di persone. E' allarme giovani

Ben 1,6 in più rispetto a 20 anni fa. La patologia è associata a oltre 200 complicazioni, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e malattie respiratorie croniche con conseguenze su morbilità e mortalità. Schillaci: "E' una sfida complessa"

Di NS
Foto di photosforyou
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Rispetto a 20 anni fa, sono circa 1,6 milioni in più le persone con obesità in Italia, per un totale di quasi 6 milioni di cittadini. Un incremento del 38 per cento rispetto al 2003, dove il tasso di obesità risulta in aumento soprattutto tra i giovani adulti: in particolare nella fascia di età 18-34 la percentuale di persone affette è passato dal 2,6 per cento al 6,6 per cento, raddoppiando tra gli uomini e triplicando tra le donne, mentre in quelle 35-44 è passata dal 6,4 per cento al 9,8 per cento. Anche tra gli over74 il tasso incrementa dall’11,0 per cento del 2003 al 13,8 per cento del 2023. Questi sono alcuni dei dati Istat 2023 sull’epidemiologia dell’obesità in Italia al centro del sesto Italian Obesity Barometer Summit "Unire gli sforzi per ridurre, prevenire e curare l’obesità" di oggi.  L’evento è realizzato, su iniziativa della senatrice. Daniela Sbrollini, in collaborazione con l’Intergruppo parlamentare obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, Intergruppo parlamentare qualità di vita nelle città, Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation Spin off Università di Roma Tor Vergata, Istat, Coresearch, Crea Sanità, Bhave, Università di Roma Tor Vergata – Dipartimento di medicina dei servizi, le società scientifiche di area1, Italian Obesity Network, Open Italy, Amici Obesi e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk nell’ambito del progetto internazionale Driving change in obesity. L’obesità è associata a oltre 200 complicazioni, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete tipo 2 e malattie respiratorie croniche con conseguenze sulla morbilità e mortalità. L’obesità grave è stata associata a una diminuzione dell’aspettativa di vita e ad un aumento del tasso di mortalità indipendentemente dall’età, regione geografica, titolo di studio o l’abitudine di fumare.

Di "sfida complessa che va ben oltre l’aspetto individuale, impattando profondamente sulla salute pubblica, sui sistemi sanitari e sull’economia di un Paese", ha parlato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella prefazione dell’Italian Barometer Obesity Report 2024. "Il costante aumento dei casi anche in Italia, associato a malattie croniche come diabete e patologie cardiovascolari - ha rimarcato - ci impone di agire con decisione e coerenza. Il Ministero della Salute, consapevole dell’urgenza, ha posto la lotta all’obesità tra le sue priorità. Le nostre strategie, in linea con le raccomandazioni internazionali e con gli obiettivi del Piano nazionale della prevenzione, mirano a promuovere stili di vita sani fin dalla più giovane età, incentivando l’attività fisica e una dieta equilibrata".

 

"L’obesità è molto più di un semplice eccesso di peso, basti pensare che il 41 per cento di tutta la mortalità cardiovascolare negli Stati Uniti corrisponde a un alto indice di massa corporea (IMC). Esiste, infatti, una chiara associazione tra IMC e ipertensione alla base delle principali malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e insufficienza cardiaca. È stato osservato in Italia che l’ipertensione è presente nel 45 per cento delle persone con un IMC normale, nel 67 per cento di quelle con sovrappeso, fino ad arrivare all’87 per cento in coloro che soffrono di obesità", ha detto Paolo Sbraccia, presidente di IBDO Foundation. "Secondo le stime Istat più aggiornate, nel 2023 sono l’11,8 per cento gli adulti con obesità in Italia. Il lieve aumento registrato rispetto al 2022 (0,4 punti percentuali) non risulta statisticamente significativo nel complesso della popolazione adulta, ma dall’analisi per età emerge un incremento importante tra i più giovani tra gli adulti, ovvero quelli compresi nella fascia di età 18-34 anni. Infatti, anche se la percentuale di persone con obesità in questa fascia di età rimane sempre inferiore rispetto alle altre, si è passati dal 5,0 per cento nel 2022 al 6,6 per cento nel 2023.Si conferma dunque la tendenza all’aumento dell’obesità tra i giovani adulti registrata nel lungo periodo. La quota più elevata di obesità si registra come sempre tra gli anziani di 65-74 anni, dove si stima che oltre 1 persona su 6 abbia la malattia (15,9 per cento) nel 2023", ha spiegato Roberta Crialesi, responsabile del Servizio Sistema integrato salute, assistenza e previdenza dell’Istat. "Restano invece del tutto stabili rispetto all’anno precedente i livelli complessivi di eccesso di peso, che continua a riguardare complessivamente quasi un adulto su due in Italia (46,3 per cento)".

 

 

 

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