Manovra e sanità, Giorgetti: "Andremo oltre i 141 miliardi nel 2027"
Il ministro del Tesoro in audizione sulla legge di Bilancio: "Il finanziamento del Ssn sarà superiore al tasso di crescita della spesa primaria netta e in linea con l'inflazione dei prossimi anni"

Dopo la grandinata di critiche dei giorni scorsi, ecco che si alza lo scudo del Mef a difesa della manovra e dei numeri legati agli impegni finanziari sulla sanità. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti arriva in audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite e snocciola: "Nel complesso, il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale passerà dai 136,5 miliardi del 2025 ai 141,3 miliardi del 2027, con un incremento medio annuo nel periodo 2025-2027 superiore al tasso di crescita programmato per la spesa primaria netta nel Piano strutturale di bilancio di medio termine”.
Insomma, il titolare del Tesoro ci tiene a evidenziare che il sistema salute non viene trattato come tutte le altre voci di esborso per l’erario. E che si salva dai tagli connessi alla nuova stagione di austerità. Dunque, “la manovra stanzia ulteriori risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale che si aggiungono a quelle già assegnate dalla legislazione vigente", spiega Giorgetti.
Poi aggiunge: "Per effetto degli ulteriori stanziamenti disposti” nei prossimi anni “il finanziamento della spesa sanitaria assumerà inoltre un andamento all'incirca pari a quello dell'inflazione misurata in termini di Ipca (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell'Unione Europea), che in base alle stime programmatiche del Piano strutturale di bilancio di medio termine sarà pari a circa l'1,9% nel periodo 2025-2027”.
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