11 Novembre 2024

Meloni difende la manovra: "La spesa sanitaria aumenta e tiene conto dell'inflazione"

"Previsti 4,4 miliardi nel triennio 2025-2027" per il rinnovo dei contratti pubblici. Sul fronte previdenziale la premier si sofferma sulle pensioni minime: "Nel 2025 e 2026 saranno rivalutate oltre il livello inflattivo indicato dall'Istat"

Di NS
Dal sito ufficiale del governo
Dal sito ufficiale del governo

Le risorse del Fondo sanitario nazionale sono in aumento. É questo l’assunto che torna a ribadire la premier Giorgia Meloni incontrando oggi i sindacati. La presidente del Consiglio difende naturalmente le misure contenute nel ddl Bilancio che è già in discussione alla Camera con pochi margini di modifiche.

"Quando questo governo si è insediato, nel 2022, il Fondo sanitario nazionale era di 126 miliardi. Nel 2025 raggiungerà la cifra record di 136,5 mld. Questo vuol dire che, in due anni, il Fondo sanitario è aumentato di 10,5 miliardi di euro. Nel 2026 il fondo crescerà ancora e arriverà a 140,6 mld. La spesa sanitaria non aumenta solamente in termini assoluti, ma anche come spesa pro-capite, anche tenendo conto dell’inflazione".
Meloni si sofferma anche sui contratti pubblici che vanno a rinnovo e sottolinea come la manovra preveda "uno stanziamento di 4,4 miliardi di euro nel triennio 2025-2027. Per la prima volta, non solo lo stanziamento viene previsto in anticipo rispetto alla scadenza del periodo di riferimento del rinnovo (2025-2027), ma copre ben due trienni di rinnovi (sino al 2030)".

Le pensioni, infine: l’inquilina di Palazzo Chigi parla di quelle minime e sostiene che “anche nel 2025 e nel 2026, come nei due anni precedenti saranno rivalutate oltre il livello di inflazione indicato dall’Istat. Le norme riguardanti le uscite anticipate dal lavoro restano pressoché immutate".

 

 

 

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