17 Dicembre 2024

Malattia in Congo, il caso di Treviso fa scattare le misure di sanità pubblica

Dopo il decesso per febbre emorragica del 55enne rientrato da un viaggio nel Paese africano, in corso gli accertamenti. Ministero della Salute e Iss: "Nessun contatto del paziente con sanitari". Per le autorità locali congolesi "è una grave forma di malaria"

Di NS
Foto di Mario Hagen
Foto di Mario Hagen

 

È morta la persona di 55 anni rientrata di recente da un viaggio in Congo, residente a Trevignano (TV), che presentava i sintomi correlabili alla misteriosa malattia che sta colpendo il paese africano, ossia febbre ed emorragia. Lo ha reso noto la Regione Veneto, comunicando che sono in corso gli accertamenti diagnostici, che consentiranno di fare luce sull’eziologia della malattia, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Lazzaro Spallanzani di Roma.

In attesa degli accertamenti diagnostici sono state comunque attivate tempestivamente le misure di sanità pubblica previste per questi casi, in accordo con il ministero della Salute, l’Istituto Spallanzani e l’Istituto superiore di sanità, disponendo anche l’isolamento fiduciario domiciliare per l’unico contatto noto e avviando la relativa sorveglianza sanitaria. Proprio da Ministero e Iss arrivano le rassicurazioni sulla base delle prime informazioni raccolte dalla Aulss2 Veneto: il paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall’insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta inoltre che abbia seguito alcuna terapia farmacologica. Ministero e Iss ricordano inoltre che i precedenti casi di pazienti provenienti dal Congo (regione di Kinshasa), uno ricoverato all’ospedale di Lucca e l’altro presso l’azienda ospedaliera di Cosenza, sono guariti e sono stati dimessi.

Nel frattempo, è proprio dalle autorità locali congolesi che arrivano notizie per cercare di definire la malattia misteriosa che sta destando preoccupazione nel mondo. Secondo quanto riportato da Reuters, il ministero della Salute della Repubblica democratica del Congo avrebbe chiarito che si tratta di "una grave forma di malaria". La malattia, che provoca febbri ed emorragie, circola nella zona sanitaria di Panzi, e a novembre aveva già ucciso 143 persone nella provincia sudoccidentale di Kwango. "Il mistero è stato finalmente risolto. Si tratta di un caso di malaria grave sotto forma di malattia respiratoria, aggravata dalla malnutrizione", ha affermato il ministero della Salute in una dichiarazione. Le autorità sanitarie hanno anche spiegato che da ottobre sono stati segnalati 592 casi, con un tasso di mortalità del 6,2%.

 

 

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