Sos infermieri: l'Europa lancia un progetto per rendere attrattiva la professione
Presentato oggi a Varsavia il Nursing Action, promosso da Oms, Commissione Ue e presidenza di turno polacca. Il progetto punterà anche a mettere in campo strategie di reclutamento e iniziative di tutoraggio per le nuove generazioni

L’allarme per la grave carenza della classe infermieristica è stato lanciato da tempo e ora in Europa si cerca di correre ai ripari. L’Organizzazione mondiale della sanità in Europa (Oms), in collaborazione con la Commissione europea e la presidenza polacca del Consiglio dell’Unione, hanno lanciato oggi a Varsavia il "Nursing Action", un’iniziativa finanziata da Bruxelles che ha l’obiettivo di affrontare le carenze critiche della forza lavoro in tutta l’Unione. All'evento di lancio, hanno partecipato il ministro della Salute polacco, Izabela Leszczyna, i partner che rappresentano gli infermieri nella regione e i rappresentanti di alto livello dell'Oms e della Commissione.
I bassi numeri che caratterizzano la professione infermieristica in Italia sono comuni a molti degli Stati membri dell’Unione. L’Ue, infatti, sta sperimentando una significativa carenza, aggravata dall’elevata domanda e da problemi sistemici. "Le proiezioni – riporta la nota ufficiale sul sito dell’Oms – indicano una carenza di circa 18 milioni di operatori sanitari a livello globale entro il 2030, compresi gli infermieri”. In più, gli infermieri in Europa stanno invecchiando, molti si stanno avvicinando all’età pensionabile, con un numero limitato di sostituti più giovani che intraprendono nella professione. Senza dimenticare che gli infermieri spesso affrontano condizioni di lavoro difficili, tra cui orari prolungati, elevato rapporto pazienti-personale e tensione emotiva, in particolare durante crisi come quella del Covid-19. Molti di loro riferiscono di burnout, con un impatto negativo sui tassi di fidelizzazione.
Una realta difficile che in Italia conosciamo bene. Solo qualche giorno fa, in audizione alla Camera (commissione Affari sociali), Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, aveva evidenziato come la categoria fosse ormai "quasi in estinzione". "Parliamo – aveva detto – di 65mila unità che mancano, secondo le stime della Corte dei Conti. Pesano il fenomeno degli abbandoni, tra dimissioni anticipate e fuga all’estero (sono 30mila gli infermieri laureati in Italia che esercitano la professione oltreconfine), ma anche una sempre più ridotta capacità di attrarre giovani. Il numero di laureati in infermieristica nel 2022 è stato di 16,4 per 1000 abitanti rispetto alla media Ocse di 44,9".
Ma torniamo a "Nursing Action". Il progetto mira a sviluppare soluzioni basate sull’evidenza per aumentare l’offerta di infermieri, rendere la professione maggiormente attraente per le generazioni più giovani e migliorare la loro permanenza all’interno degli Stati membri. Sfruttando l’esperienza delle associazioni infermieristiche europee e delle loro organizzazioni partner, l’iniziativa coinvolgerà anche i decisori politici nell’attuazione delle misure necessarie per affrontare la crisi della forza lavoro. Nel corso di 36 mesi, l’iniziativa perseguirà attività mirate adattate alle esigenze dei singoli Paesi. Le principali aree di interesse includono: lo sviluppo di strategie basate sull’evidenza per migliorare la fidelizzazione e il reclutamento degli infermieri; il potenziamento di programmi di tutoraggio per supportare la prossima generazione; la promozione di misure per proteggere la salute e il benessere; il sostegno ai Paesi nell’attuazione di pratiche di personale sicure e il miglioramento dell’integrazione delle soluzioni digitali nei flussi di lavoro infermieristici.
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