29 Gennaio 2025

Terapie digitali, Fnopi: "Sono benvenute, ma gli infermieri restano centrali"

La federazione degli ordini in audizione alla Camera: "Le tecnologie aggiungono valore", però "vanno regolamentati i campi di intervento". La Fofi: "Ben 17 dispositivi già certificati"

Di NS
Terapie digitali, Fnopi: "Sono benvenute, ma gli infermieri restano centrali"

Alla Camera prosegue l’esame delle proposte di legge sulle terapie digitali. “Le professioni infermieristiche sono e restano quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di assistenza digitale. La Fnopi accoglie quindi con favore l’iniziativa della commissione di dedicare spazio ai temi della sanità digitale, ricordando che la tecnologia aggiunge valore se consente l’erogazione di nuovi servizi più sostenibili e personalizzati, capaci di rilevare bisogni di salute oggi poco o nulla presidiati”. Lo ha spiegato Pietro Giurdanella, consigliere nazionale Fnopi, durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame delle pdl recanti ‘Disposizioni in materia di terapie digitali’.

Fnopi: “Pdl punto di partenza per la sanità del futuro”
“Le due proposte di legge rappresentano un punto di partenza e una cornice normativa necessaria per pensare una sanità del futuro efficiente e vicina ai cittadini – ha aggiunto Giurdanella -. Si rende tuttavia fondamentale anche un’attività volta a definire e regolamentare i campi di intervento per i quali possono essere utilizzate le terapie digitali, come già avviene in diversi Paesi europei”.

“Digitale utile anche per la sfera psicologica”
Secondo la Fnopi, “le terapie digitali possono essere utilizzate per prevenire, gestire o trattare numerose condizioni non necessariamente legate ad un organo o un apparato, ma anche alla sfera psicologica, relazionale o comportamentale. In questo contesto, l'infermiere è centrale per coinvolgere il paziente e il suo caregiver nel percorso di cura, per favorire modifiche di determinati comportamenti o stili di vita inappropriati, per il mantenimento dell’autonomia o delle capacità residue, rallentando il deterioramento delle funzioni cognitive nella persona anziana”.

Fofi: “Nessuna terapia digitale rimborsata”
Dal canto loro i farmacisti della Fofi, con il presidente Andrea Mandelli, hanno snocciolato: “In Italia non è ancora disponibile nessuna terapia digitale rimborsata. Nel frattempo molte aziende stanno investendo nello sviluppo di queste terapie. Abbiamo già 41 terapie digitali in corso di sviluppo sul territorio nazionale, di cui 17 già certificate come dispositivi medici presso il ministero della Salute. Sette tecnologie sono in fase di sperimentazione clinica, 3 sono già certificate come dispositivo medico e altre hanno in corso la procedura di marcatura Ce. È un trend in crescita in attesa della definizione di un canale opportuno”.


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