Autismo, verso sistemi smart per spazi di vita sempre più personalizzati
E' l'obiettivo della ricerca BeSENSHome che punta a creare ambienti inclusivi. Gli ingegneri dell'Università di Bolzano guidati dal preside di Facoltà Gasparella puntano a utilizzare sofisticati modelli predittivi, con l'aiuto dell'IA, in grado di anticipare e prevenire anche situazioni di disagio

Una casa, un ufficio, un centro diurno sempre più a misura di persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico o di altre disabilità neurocognitive. Grazie a sistemi intelligenti in grado di regolare autonomamente e istantaneamente temperatura, luminosità, rumori e qualità dell’aria, adattandoli in maniera personalizzata alle esigenze di chi vive gli spazi. Non è fantascienza, ma è il futuro che si sta materializzando grazie a un team di ricerca internazionale - nell’ambito di un progetto Europeo Interreg Italia-Austria, realizzato con il cofinanziamento dell’Unione europea - guidato da Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano, con il supporto di una rete di partner accademici e istituzioni specializzate nell’assistenza a persone vulnerabili. Il suo gruppo di ricercatori, con un progetto da 1,3 milioni di euro, denominato BeSENSHome, è impegnato a sviluppare un sistema intelligente che rivoluzionerà l’interazione con l’ambiente costruito, facendo un passo significativo verso la creazione di luoghi inclusivi e completamente personalizzati.
Il cuore dell’innovazione risiede in un sistema di sensori avanzato - compatto come uno dei più comuni assistenti personali virtuali presenti ormai in moltissime case - e in grado di rilevare parametri ambientali essenziali, come appunto temperatura, umidità, qualità dell’aria, illuminazione e livello di pressione sonora. Tutti elementi che hanno un fortissimo impatto sulle persone con esigenze speciali. Gli ingegneri di Unibz guidati da Gasparella utilizzano già questi sensori, ma la loro ricerca, che si concluderà all’inizio del 2026, ha l’obiettivo innovativo di utilizzare sofisticati modelli predittivi, grazie all’intelligenza artificiale, attraverso i quali il sistema smart sarà in grado di controllare i parametri ambientali, anticipando e prevenendo situazioni di disagio, e rispondendo così in modo personalizzato alle esigenze degli utenti. Dialogherà con gli altri elementi in domotica dell’ambiente dove viene collocato, agendo, di volta in volta, sui rumori, la temperatura, controllando la luce naturale e modificando quella artificiale, e così via, in base alle esigenze del singolo.
"La vera innovazione a cui ci stiamo dedicando - ha commentato Gasparella - risiede nella capacità di addestrare il sistema a riconoscere e rispondere alle necessità individuali, utilizzando feedback diretti dagli utenti e analizzando le reazioni fisiologiche e comportamentali".
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