Dalle liste d'attesa ai medici di famiglia, scontro aperto Regioni-Ministero
Schillaci rispedisce al mittente le accuse di inerzia sulla riforma dei camici bianchi: "Stiamo ancora aspettando il loro documento". M5s: "balletto indegno sulla pelle dei cittadini"

Tra Regioni e ministero della Salute ormai è scontro aperto. Dopo l'utlima missiva di Schillaci a Fedriga sulle liste d’attesa e il disagio fatto trapelare dalle Regioni sulla riforma dei medici di famiglia, infatti, il responsabile del dicastero di Lungotevere Ripa non rimane in silenzio. La replica è secca e rispedisce le accuse al mittente: "Leggo che ci sarebbe disagio da parte delle Regioni su una presunta inerzia da parte del governo sulla riforma dei medici di famiglia. Un disagio che trovo francamente al quanto singolare data l’importanza del tema. Ricordo che al termine del vertice a palazzo Chigi, le Regioni si sono riservate di avviare un confronto tecnico in sede di Conferenza per poi presentare un documento al governo. Lo stiamo ancora aspettando".
Un botta e risposta che fa parlare il Movimento cinque stelle di "indegno balletto sulla pelle dei cittadini". I parlamentari M5s delle commissioni Affari sociali di Camera e Senato, tra l’altro, fanno notare come le Regioni siano "quasi esclusivamente governate dal centrodestra".
Tra queste spicca la Lombardia che con il suo assessore al Welfare, Guido Bertolaso, si tira subito fuori dalle polemiche: Il ministro Schillaci "sa benissimo che il decreto legge sulle liste di attesa approvato alcuni mesi fa a livello nazionale nasce dall'esperienza di Regione Lombardia". E poi ancora in un crescendo: "Siamo la prima e unica Regione che ha fatto partire il cup unico per pubblico e privato per risolvere il problema delle liste di attesa”; "siamo appena partiti e quindi non abbiamo ancora i risultati definitivi, ma siamo d'esempio per tutto il resto d'Italia"; "siamo l'unica regione che sta firmando un protocollo con i Nas che hanno il compito di andare a fare le verifiche nelle Regioni, anche su quelle che sono le attività' sulle liste di attesa. Credo quindi di poter dire che siamo una Regione che sta indicando la strada anche a tutti gli altri e quindi le critiche del ministro Schillaci non credo che fossero rivolte alla Regione Lombardia".
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