"Inseriamo il gruppo sanguigno nella carta d'identità"
La proposta in un ddl a prima firma Sbrollini (Italia viva). La senatrice: "Un'informazione importante cui poter accedere in situazioni emergenziali"

La carta di identità contenga anche l'indicazione del gruppo sanguigno. Una piccola novità che farebbe la differenza in caso di incidenti o malori gravi. Il gruppo di Italia Viva in Senato ha presentato un disegno di legge per inserire questa informazione utile nel documento di tutti gli italiani. "In situazioni emergenziali il tempo rappresenta un fattore decisivo per salvare vite umane", ha spiegato la prima firmataria, la senatrice Daniela Sbrollini, per la quale è quindi importante "accedere rapidamente a un'informazione sanitaria come il gruppo sanguigno, specie quando la persona soccorsa è incosciente". In questo modo si potrebbe evitare quello che spesso avviene oggi, in ospedali e servizi di emergenza, dove chi assiste il paziente deve ricorrere a test urgenti per identificare il gruppo sanguigno del paziente. Si tratta di test, ha sottolineato la senatrice, che possono "ritardare eventuali trasfusioni e trattamenti necessari e urgenti. Avere invece l'informazione ben visibile sulla carta d'identità potrebbe fare la differenza, permettendo ai soccorritori di agire in fretta e con maggiore sicurezza".
Sbrollini ha evidenziato che questa proposta costituisce "una scelta di buon senso, quasi priva di impatto economico, ma con un potenziale enorme tanto per la sicurezza dei cittadini quanto per l'operatività del personale sanitario". Per questo la parlamentare renziana ha detto a Nursind Sanità che sarebbe importante che "venisse incardinata e approvata in tempi rapidi e con il sostegno di tutti i gruppi parlamentari".
Il ddl, per ora in forma di bozza, si compone di un solo articolo. Nel testo si legge che "le carte d’identità contengono l’indicazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh. Con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro della Salute, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite le modalità tecniche e operative per l’attuazione". Un'operazione, precisa il terzo comma, che non necessita di "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram