14 Aprile 2025

Risparmi di oltre un miliardo da lotta a fumo, abuso di alcol e cattiva alimentazione

Le stime per i costi sanitari diretti in occasione del lancio dell'Osservatorio Altems sull'economia della salute pubblica. I dettagli

Di NS
Foto di bridgesward
Foto di bridgesward

Solo con azioni di contrasto al fumo, agli alcolici, alla sedentarietà e alla cattiva alimentazione si potrebbe risparmiare ben oltre un miliardo di euro l’anno solamente per i costi sanitari diretti. La stima arriva in occasione del lancio dell'Osservatorio sull'economia della salute pubblica per il cambiamento del sistema sanitario italiano, fondato dall'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems)- Facoltà di Economia. Cifre rilevanti, soprattutto in un periodo in cui gli effetti della pandemia e dei conflitti internazionali hanno indebolito il nostro sistema sanitario e ridotto la ricchezza delle famiglie e del Paese. Di conseguenza, si potrebbe attenuare la contrazione del rapporto tra la spesa sanitaria e il Prodotto interno lordo nei prossimi anni, contribuendo a migliorare la sostenibilità del sistema.

 

FUMO, ALCOL E VITA SEDENTARIA

In Italia, il fumo continua a rappresentare una delle principali sfide per la salute pubblica, con una percentuale di fumatori pari a oltre il 19, stabile da un decennio. In questo contesto, se metà dei fumatori italiani modificasse le proprie abitudini consumo optando per prodotti alternativi senza combustione, si potrebbero ottenere risparmi significativi per il Servizio sanitario nazionale, che potrebbero superare i 700 milioni di euro all’anno. Inoltre in Italia, quasi il 3% della popolazione è grande consumatore di alcol, con effetti devastanti sulla salute, come danni al fegato, problemi cardiaci, ipertensione e un maggiore rischio di tumori. Se una persona su 1.000 riducesse il consumo di alcol ai livelli raccomandati (massimo due unità al giorno per gli uomini, una per le donne), il Servizio sanitario nazionale potrebbe risparmiare 60 milioni di euro all’anno. E poi ancora, anche la sedentarietà rappresenta una sfida per il sistema sanitario italiano. Circa il 40% degli italiani non svolge alcuna attività fisica, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, obesità, e altre patologie come il cancro al colon, l’ipertensione, l’osteoporosi, la depressione e l’ansia. Le stime suggeriscono che, se una persona su 100 iniziasse a praticare almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana, il risparmio per il sistema sanitario potrebbe essere di 223 milioni di euro all’anno.

 

IL PESO DELLA CATTIVA ALIMENTAZIONE

Quanto alla dieta, la cattiva alimentazione, combinata con alti livelli di zucchero nel sangue e ipertensione, contribuisce all’aumento del carico di malattie croniche in Italia. Ogni italiano consuma 32 kg di zucchero all’anno, pari a 22 zollette di zucchero al giorno (2021), posizionando la Penisola al 48esimo posto nel mondo. Si tratta di una cifra mai vista prima e di un aumento dei consumi del 135% dagli anni ’60. Sempre nel 2021 109.000 italiani sono morti prematuramente a causa di un’alimentazione non sana. La prevenzione deve diventare smart e coinvolgere i cittadini: ad esempio si può disincentivare il consumo di cibi zuccherati con una tassazione progressiva che cresce al crescere della percentuale di zucchero; oppure si può pensare all’integrazione dell’educazione alimentare nel curriculum scolastico, dalla scuola primaria a quella secondaria. Gli studenti partecipano a lezioni pratiche e teoriche che insegnano i principi di una dieta equilibrata, promuovendo scelte salutari senza imporre restrizioni.

 

L'OSSERVATORIO
Composto da un team multidisciplinare di accademici di alto livello, esperti di politiche e leader di pensiero, sia italiani che internazionali, spiega il Giuseppe Arbia, Direttore dell’Altems, l’osservatorio fornirà consulenza ai politici per tradurre la ricerca in azione e migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema sanitario. La piattaforma punta a soluzioni che mirino all’intervento precoce, a nuove strategie di salute comportamentale e a soluzioni innovative come l’intelligenza artificiale e la digital health. Si tratta della prima piattaforma in Italia che combina modellistica economica, innovazione sanitaria e scienze comportamentali. Inoltre, l’Osservatorio immagina un modello sanitario che allontani l’Italia da un’assistenza reattiva, basata sul trattamento, e la orienti verso un approccio sistemico e preventivo

 

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