Senato: dalla Lega più poteri alle Regioni con i conti sanitari in ordine
Il disegno di legge del capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo allarga le prerogative delle autonomie sulla gestione del sistema tariffario, la programmazione degli interventi edilizi e la creazione di fondi integrativi

La Lega di Matteo Salvini è sempre molto sensibile alle prerogative delle Regioni, anche in materia sanitaria. Nonostante il governo, con il ministro della Salute Orazio Schillaci, vada in tutt’altra direzione e minacci addirittura il commissariamento delle autonomie sul terreno sensibile delle liste d’attesa, il capogruppo del Carroccio in Senato, Massimiliano Romeo, si fa avanti con un disegno di legge di quattro articoli che allarga i poteri dei governatori nel campo sanitario qualora vantino conti in ordine sul settore.
In pratica il testo, che è stato assegnato alla commissione Sanità di Palazzo Madama in sede redigente, ma non ha ancora visto partire l’iter, prevede che le Regioni per cui è stato verificato il rispetto dell’equilibrio economico-finanziario del comparto sanitario possono, in deroga ai vincoli di spesa specifici per le politiche di gestione della spesa sanitaria, e fermo restando il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza, definire in modo autonomo determinate politiche in tema di salute.
Questa maggiore discrezionalità riguarderebbe in particolare: la gestione del sistema tariffario di rimborso, di remunerazione e di compartecipazione per gli assistiti; la programmazione degli interventi sul patrimonio edilizio e tecnologico delle aziende del sistema sanitario regionale; l’individuazione di sistemi di governance delle aziende sanitarie e degli enti del servizio sanitario regionale, anche mediante l’istituzione e la gestione di fondi sanitari integrativi.
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