28 Aprile 2025

Ue, Ecdc sprona gli Stati: "Alzare i livelli di vaccinazione"

Oltre al rischio morbillo, si allunga lo spettro del ritorno della poliomielite: circa 600mila bambini europei avrebbero saltato l'intero ciclo di immunizzazione primaria contro questa patologia. L'ente pubblica un set di strumenti operativi a disposizione delle autorità nazionali

Di NS
Ue, Ecdc sprona gli Stati: "Alzare i livelli di vaccinazione"

Ancora un allarme dell’Ecdc sui rischi di una non ottimale copertura vaccinale in Europa. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, in occasione della Settimana europea dell'immunizzazione (Eiw) 2025, pubblica un ventaglio di strumenti operativi a disposizione delle autorità sanitarie pubbliche per migliorare l’accettazione e la diffusione della vaccinazione. E spiega: “L'aumento decuplicato dei casi di morbillo segnalati e l'individuazione del poliovirus derivato da vaccino in quattro Paesi dell'Unione europea e dello Spazio economico europeo (Ue-See) nel 2024 sono due chiari segnali della necessità di raggiungere e mantenere un'elevata copertura vaccinale per proteggere le popolazioni europee”.

L’ente aggiunge che “i vaccini hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo. La vaccinazione rimane uno degli strumenti più efficaci per la salute pubblica, prevenendo malattie come morbillo, poliomielite, difterite e pertosse”. Malgrado ciò, nel 2024, a oltre 35mila persone è stato diagnosticato il morbillo nell'Ue-See e 23 persone – 14 delle quali bambini di età inferiore ai cinque anni – sono decedute a seguito dell'infezione. "Grazie alla vaccinazione abbiamo debellato il vaiolo e controllato malattie gravi come la poliomielite, la difterite e il tetano. La sfida per l'immunizzazione oggi è come salvaguardare questi progressi. Sono necessari sforzi accelerati per mantenere un'elevata copertura vaccinale. Ogni dose di vaccino è importante e la tempistica è fondamentale per una protezione ottimale", afferma Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell'Ecdc.

Riguardo in particolare al morbillo, i dati dimostrano l'impatto a lungo termine del calo della copertura vaccinale e delle lacune immunitarie: tra le persone con stato vaccinale noto che si sono ammalate di morbillo nel 2024, otto su dieci non erano state immunizzate. Questa patologia può colpire chiunque non sia protetto: non solo i bambini, ma anche gli adolescenti e gli adulti. Più di un quarto (26%) delle persone a cui è stato diagnosticato il morbillo nel 2024 aveva più di 14 anni. Per prevenire epidemie di morbillo e proteggere le popolazioni vulnerabili, almeno il 95% della popolazione idonea alla vaccinazione dovrebbe ricevere due dosi del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr). Tuttavia, i livelli di vaccinazione nell'Ue-See sono ancora al di sotto di questo obiettivo, con stime recenti che mostrano che solo quattro paesi (Ungheria, Malta, Portogallo e Slovacchia) segnalano tale copertura per entrambe le dosi.

L'Ecdc stima che circa 600mila bambini di età compresa tra 12 e 23 mesi potrebbero aver saltato l'intero ciclo di vaccinazione primaria contro la poliomielite tra il 2022 e il 2023. Tra settembre e dicembre 2024, è stata rilevata la circolazione del poliovirus di tipo 2 derivato dal vaccino in campioni di acque reflue in Finlandia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito. Ad oggi, non sono stati segnalati casi di poliomielite umana e l'Ue-See continua a essere libera dalla poliomielite, “ma, per mantenerla tale, è necessario avviare campagne di recupero mirate e migliorare la sorveglianza per colmare le lacune vaccinali esistenti”, avverte l’istituzione europea. Il successo dei programmi vaccinali si basa sulla comprensione e sulla risposta alle convinzioni, alle preoccupazioni e alle aspettative delle persone. “Comprendere le barriere e i fattori che facilitano la vaccinazione a livello sociale e comportamentale è essenziale per progettare strategie e interventi efficaci volti ad aumentare l'accettazione e l'adesione alla vaccinazione”, chiarisce l’Ecdc.

Per supportare i Paesi europei, l'ente ha pubblicato il rapporto ‘Strumenti e metodi per promuovere l'accettazione e l'adesione alla vaccinazione: un approccio basato sulle scienze sociali e comportamentali’. Il rapporto raccoglie una serie di strumenti operativi in formati utilizzabili e adattabili che si adattano ai contesti reali delle autorità sanitarie pubbliche e dei programmi vaccinali, contribuendo ad adattare i loro sforzi alle esigenze e alle sfide specifiche delle diverse comunità. “Inoltre, l'implementazione di moderni sistemi informativi digitalizzati sulle vaccinazioni per identificare e raggiungere i non vaccinati è fondamentale e dovrebbe costituire parte integrante degli sforzi nazionali volti a migliorare l'efficacia e la gestione del programma nazionale di vaccinazione nel suo complesso”, ammonisce l’Ecdc, secondo cui “investimenti continui a livello nazionale e dell'Ue in una sorveglianza di alta qualità e in indagini tempestive sulle epidemie sono fondamentali per monitorare attentamente l'epidemiologia delle malattie prevenibili con vaccino nell'Ue-See e per identificare e affrontare le lacune immunitarie nella popolazione”.



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