05 Maggio 2025

Ostetriche in prima linea nelle crisi: con loro servizi di salute coperti fino al 90%

Da quella sessuale a quella riproduttiva, ma anche materna, neonatale e adolescenziale. Vaccari (Fnopo): "Eppure non sono inserite nei piani di gestione". La lettera aperta della Federazione alle Istituzioni per colmare la lacuna

Di NS
Ostetriche in prima linea nelle crisi: con loro servizi di salute coperti fino al 90%

"Ostetriche: fondamentali in ogni crisi": è questo lo slogan scelto dall’International confederation of midwives (ICM) per la Giornata internazionale dell’ostetrica 2025. "In questi anni, il mondo sta affrontando un aumento esponenziale di crisi umanitarie causate da catastrofi naturali, cambiamenti climatici, pandemie e conflitti provocati dall'uomo", ha sottolineato la presidente della Federazione nazionale degli Ordini della professione ostetrica (Fnopo), Silvia Vaccari. In tutte queste situazioni le donne, le ragazze e bambini/e sono maggiormente vulnerabili alla violenza sessuale e di genere, atti che possono condurre a gravidanze indesiderate, ma anche a matrimoni precoci e forzati. "In tali contesti, le ostetriche sono in grado di fornire fino al 90% dei servizi di salute sessuale, riproduttiva, materna, neonatale e adolescenziale. Tuttavia, nonostante la loro comprovata preparazione e competenza professionale, le ostetriche/i, spesso, non sono incluse nei piani di gestione delle crisi umanitarie", ha continuato Vaccari.

 

Proprio per far fronte a questa lacuna la Fnopo ha inviato una lettera aperta ai vertici della Protezione civile, della Croce rossa Italia (CRI) e di diverse associazioni umanitarie sottolineando che pur nella consapevolezza "dell’esistenza di collaborazioni attive e fruttuose con molte realtà del volontariato e dell’intervento umanitario", la Federazione ritiene importante "rafforzare ulteriormente il dialogo e il coordinamento tra istituzioni, associazioni e società civile, affinché il ruolo delle ostetriche sia riconosciuto, valorizzato e integrato a pieno titolo nei sistemi di risposta alle emergenze".

 

Durante le crisi umanitarie, tra l'altro, un ruolo strategico è rivestito anche dalle associazioni di ostetriche che possono intervenire "affinché nelle risposte alle emergenze complesse siano garantiti i servizi sanitari necessari per le donne e i bambini. Possono partecipare e sostenere i programmi di formazione e l’organizzazione dei servizi stessi per facilitare il coinvolgimento e la partecipazione delle singole ostetriche nei diversi contesti di crisi", ha evidenziato ancora la presidente della Fnopo.E poi ancora: "Le ostetriche/i, dunque, non solo possono intervenire in fase acuta, ma rappresentano anche una risorsa cruciale nella fase di preparazione, prevenzione e ricostruzione post-crisi, contribuendo a garantire la continuità dei servizi sanitari e a rispondere ai bisogni fondamentali delle popolazioni colpite".

 

 

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