Sperimentazione clinica, serve sempre più personale formato per una ricerca di qualità
Con oltre 1.400 studi il 'Campus Gemelli' si conferma tra i principali hub italiani nel campo dell'innovazione terapeutica. Un lavoro che tiene risultati scientifici e nuove professionalità, anche in campo infermieristico

La ricerca clinica è sempre più di casa al 'Campus Gemelli', sintesi della sinergia tra Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, in collaborazione con l’Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola. Con 1443 trial - 653 studi clinici ‘profit’ (cioè con aziende alle spalle) e 780 ‘no profit’ in corso - e una solida infrastruttura di supporto alla ricerca (dal centro di Fase 1 al parco tecnologico G-STeP), il Campus si conferma infatti uno dei principali hub italiani per la sperimentazione clinica, capace di attrarre investimenti, fondi e talenti, e di generare valore in una logica di medicina personalizzata e sostenibile. Con tutto quello che ciò significa sia per i giovani ricercatori – si tratta di "un’occasione per trattenerli" – e sia i pazienti, come ha spiegato Sergio Alfieri, ordinario di Chirurgia generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore Area Clinico-Scientifica dell'Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola. Questi ultimi, infatti, "possono contare sulla medicina tradizionale, ma hanno eventualmente anche la possibilità di entrare in un trial clinico".
Tutti temi che saranno al centro del Clinical Trials Day, il 20 e 21 maggio a Roma: due giornate di confronto ad alto livello che il Campus Gemelli si prepara ad ospitare, dedicate all’innovazione terapeutica, alla crescita della ricerca clinica in Italia e alla formazione delle nuove figure professionali della medicina traslazionale.
Un evento, hanno spiegato i promotori, di respiro nazionale – e con una vocazione sempre più internazionale – che vedrà riuniti accademici, istituzioni, ricercatori, clinici, ma soprattutto le aziende farmaceutiche e dei medical devices, partner strategici e imprescindibili nel processo di sviluppo dei farmaci e delle tecnologie che cambiano la vita dei pazienti.
LA CERNOBBIO DELLA RICERCA MEDICA
"Sarà la nostra 'Cernobbio della ricerca medica' – ha evidenziato Antonio Gasbarrini, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e Direttore Scientifico f.f. del Gemelli Irccs –. Un’occasione per presentare i grandi protagonisti della rivoluzione terapeutica degli ultimi vent’anni, i farmaci e i dispositivi che hanno cambiato radicalmente la prognosi in oncologia, malattie autoimmuni, infettive e metaboliche, spesso anche grazie alla nostra partecipazione ai trial clinici registrativi".
“La ricerca clinica è uno dei pilastri su cui si fonda la missione del nostro Policlinico – ha affermato Marco Elefanti, direttore generale di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs –. Iniziative come il Clinical Trials Day dimostrano che una collaborazione stretta tra sistema sanitario, mondo accademico e industria può generare valore per il paziente, sostenibilità per il sistema salute e attrattività internazionale per il Paese". Di impegno per "la ricerca clinica e l’innovazione al servizio della persona", ha parlato poi Daniele Piacentini, direttore generale dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola: "Crediamo sia nostro dovere investire in conoscenza e professionalità per offrire ai pazienti le migliori opportunità di cura. Essere parte di una rete, insieme all’Università Cattolica del Sacro Cuore e alla Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, che unisce eccellenze accademiche, sanitarie e di ricerca pubblica e privata, significa contribuire concretamente alla costruzione di una sanità di eccellenza sostenibile e umana". Del resto, come ha evidenziato Alfieri, "la medicina del futuro non può prescindere dalla ricerca clinica di qualità". Per poi rimarcare: "Oggi nei nostri ospedali abbiamo infrastrutture e competenze per contribuire all’innovazione globale, ma anche per formare la prossima generazione di ricercatori clinici, grazie alla visione condivisa con l’Università Cattolica".
LE NUOVE PROFESSIONALITÀ DELLA RICERCA
Ma durante la due giorni, come detto, i riflettori si accenderanno, oltre che sui risultati scientifici e le partnership pubblico-privato, anche sulle nuove professionalità della ricerca clinica, sempre più centrali per condurre studi di qualità secondo gli standard GCP, dallo study coordinator allo study nurse. "Per garantire una ricerca clinica sostenibile, veloce, etica e di qualità servono professionisti formati e riconosciuti – ha infatti spiegato Vincenzina Mora, coordinatrice organizzativa del Clinical Trials Day –. Dobbiamo spingere le università a inserire nuovi insegnamenti nei loro corsi di laurea e attivare percorsi professionalizzanti post-laurea. Il secondo giorno sarà dedicato a queste figure cruciali, che al Gemelli abbiamo formato sul campo e che oggi vogliamo valorizzare a livello nazionale".
“Vogliamo dare concretezza alla nostra visione di medicina traslazionale - ha concluso Gasbarrini – portando l’innovazione sempre più rapidamente al letto del paziente. Ma vogliamo anche essere motore di cambiamento, con un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato e università-industria, che parli già la lingua del post-Pnrr".
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