"kangaroo care", la tecnica di cura che rafforza le connessioni emotive dei bambini
Panizza (Fnopo): "Si tratta di una pratica raccomandata dall'Oms soprattutto per i piccoli prematuri o di basso peso alla nascita. Dovrebbe diventare l'approccio principale nei primi momenti di contatto tra madre e neonato ed essere difesa nelle strutture ospedaliere"

Una pratica semplice e a basso costo che rafforza le connessioni emotive nei bambini appena nati. È la "Kangaroo care". Tecnica, tra l'altro, raccomandata dall'Oms e che, come ha evidenziato l'ostetrica Cristina Panizza, consigliere della Fnopo (Federazione nazionale degli Ordini della professione ostetrica), andrebbe "mantenuta e difesa all’interno delle strutture ospedaliere".
"Sostenere e supportare la vicinanza dei genitori al neonato/a, durante un ricovero ospedaliero, soprattutto subito dopo il parto, significa riconoscerne il ruolo non di meri ‘visitatori’, ma di capacità curante verso il proprio figlio/a. Il coinvolgimento precoce della mamma e del papà rafforza le connessioni emotive fondamentali per lo sviluppo neuro cognitivo del bambino/a e determina effetti positivi sull’esito della salute neuro-comportamentale a distanza", ha evidenziato Panizza, sottolineando l’importanza della "kangaroo care", o marsupio terapia, a cui è dedicata una giornata di sensibilizzazione, che si celebra domani, 15 maggio.
IN COSA CONSISTE LA KANGAROO CARE
"La kangaroo care è una tecnica di cura dei neonati, soprattutto prematuri (quando le condizioni cliniche del neonato lo consentono), che prevede il contatto pelle-a-pelle continuo e prolungato con uno dei genitori (solitamente la madre). Questa pratica, semplice e a basso costo, offre numerosi benefici sia per il bambino/a sia per i genitori stessi – ha continuato Panizza - . Occorre sostenere il più possibile la cosiddetta 'Zero separation' (campagna promossa da EFCNI European Foundation for the Care of Newborn Infants), cioè garantire la vicinanza genitori-neonato, anche nel difficile periodo che stanno vivendo, non solo nei reparti di Tin o Patologia Neonatale, ma anche nei reparti di puerperio nelle gravidanze a termine". La professionista sanitaria ha quindi sottolineato quanto sia importante "sostenere i genitori nella loro capacità di essere informati sullo sviluppo del bambino, attenti ai suoi bisogni e capaci di offrire loro opportunità di apprendimento e crescita. Compito che le ostetriche e gli operatori, operatrici (sanitari, educativi, sociali e culturali) devono sapere svolgere al meglio e collaborando tra loro".
LE RACCOMANDAZIONI E I DOCUMENTI OMS
“La kangaroo care è una pratica raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità per la cura dei neonati, soprattutto quelli prematuri o di basso peso alla nascita. Pratica che dovrebbe diventare l’approccio principale nei primi momenti di vita di contatto tra madre e neonato ed essere mantenuta e difesa all’interno delle strutture ospedaliere, che dovrebbero attuare politiche aziendali mirate per, superare difficoltà logistiche e professionali nell’eseguirla", ha rimarcato Panizza, ricordando che "il personale deve essere formato e vi deve essere un adattamento degli spazi e attrezzature per la rianimazione. Nonostante questi benefici, si stima che solo un terzo dei Paesi abbia una policy o una linea guida aggiornata sulla kangaroo care e questo significa che probabilmente milioni di bambini pretermine e di basso peso alla nascita non usufruiscono di questa modalità di accudimento salvavita".
A maggio 2023, comunque, l’Oms ha pubblicato due nuovi documenti per favorire una più ampia diffusione della Kangaroo mother care (KMC)- Le due pubblicazioni – “Kangaroo mother care: a transformative innovation in health care: global position paper” e “Kangaroo mother care: implementation strategy for scale-up adaptable to different country contexts” – mirano a implementare a livello globale la KMC sia all'interno delle strutture sanitarie sia a casa, e sono successive alle nuove linee guida dell’Oms ‘WHO recommendations for care of the preterm or low-birth-weight infant’, pubblicate a novembre 2022, che raccomandano la KMC come standard essenziale di cura per tutti i bambini pretermine e con basso peso, subito dopo la nascita.
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram