13 Giugno 2025

Oss, una Giornata per valorizzarli. "Tanto cruciali quanto dimenticati"

La proposta di legge promossa dalla deputata Pd Malavasi mira a dare visibilità alla professione dell'operatore socio sanitario. A Nursind Sanità spiega: "Pesano compiti gravosi e disparità territoriali"

Di Elisabetta Gramolini
Oss, una Giornata per valorizzarli. "Tanto cruciali quanto dimenticati"

Spesso dimenticato, nonostante il contributo al sistema, l’operatore socio sanitario, meglio noto come Oss, gioca un ruolo fondamentale nella sanità italiana. Anche solo in termini numerici (circa 300mila, secondo le stime regionali) gli operatori risultano cruciali soprattutto nella medicina territoriale e nell’assistenza ai soggetti più fragili. Pochi giorni fa è stata depositata una proposta di legge a Montecitorio, da parte della deputata del Partito democratico Ilenia Malavasi, per istituire la Giornata nazionale il 29 maggio, una data già celebrata dalle associazioni di categoria.    

PERNO DI SERVIZI     
Obiettivo principale del testo di legge è sensibilizzare l’opinione pubblica tramite iniziative che evidenzino il contributo dalla professione e attirare nuove generazioni verso la carriera. “Nel dibattito pubblico – afferma Malavasi sentita da Nursind Sanità – si parla spesso della mancanza di medici e di infermieri, meno degli operatori sociosanitari che rivestono un ruolo importante per la sostenibilità del sistema sanitario e sono il perno di molti servizi domiciliari, dei centri di diurni, delle case protette, delle residenze per anziani”.

LUCE ACCESA SULLA PROFESSIONE

In Italia già vengono ricordate, a livello nazionale e internazionale, Giornate dedicate ad altre figure sanitarie, come per esempio l'infermiere (12 maggio). L’aggiunta di una nuova data sul calendario, secondo Malavasi, “prova a tenere una luce accesa su una professione importante per garantire il diritto alla salute. Le sigle di categoria – continua – da tempo celebrano il 29 maggio come giornata dell’operatore sanitario. L’istituzione è una sollecitazione che viene da loro. Chiedono aiuto per avere la giusta valorizzazione professionale e essere considerati con la stessa dignità degli altri operatori”.

GLI ARTICOLI DELLA LEGGE
La proposta si basa su due articoli: il primo istituisce la Giornata nazionale degli operatori sociosanitari, con lo scopo di riconoscere l'impegno di una professione che lavora dietro le quinte; il secondo specifica come le istituzioni sanitarie, cioè le rappresentanze sindacali e i professionisti, possano organizzare momenti di informazione e sensibilizzazione per raccontare e valorizzare il ruolo degli Oss nel sistema salute. “Ho scritto questa parte – sottolinea Malavasi – al fine di orientare le nuove generazioni verso questa professione, per dare il giusto valore e raccontare la bellezza di un lavoro che ha a che fare con la vita delle persone e le fragilità delle categorie più deboli”.

MANSIONI FATICOSE
La figura dell’Oss è chiamata a svolgere attività spesso gravose e usuranti nei diversi contesti di assistenza. “A volte – sottolinea la deputata del Pd – affrontano i carichi di lavoro con risorse e strumenti poco adeguati. Con difficoltà si aggiornano o non vedono riconosciuta l’attività formativa. L’istituzione di una Giornata ha la finalità di riconoscere il contributo al sistema salute”. Anche in futuro, il loro ruolo crescerà di importanza. Basti pensare all’aumento degli anziani non autosufficienti e dei pazienti cronici, previsto nei prossimi decenni, e alla domanda crescente di personale o per lo meno attesa dalle nuove strutture finanziate dal Pnrr, immaginate nel Dm 77 per la sanità territoriale.

LA SPERANZA DI UN RIORDINO
Solo pochi mesi fa la commissione Affari sociali di Montecitorio ha ultimato un’indagine conoscitiva finalizzata a individuare i bisogni non soddisfatti delle professioni sanitarie. A valle del lavoro, “la maggioranza – ricorda Malavasi – ha più volte detto, anche tramite la stampa, di essere impegnata in una riforma complessiva ma noi non abbiamo ancora visto nessun testo”. La commissione durante la preparazione dell’indagine ha ascoltato gli operatori sociosanitari, registrando necessità e istanze: “Già da lì – afferma l’eletta dem – emergeva la richiesta di aiuto nel poter svolgere un lavoro per il quale non si sentono abbastanza valorizzati”.

DIFFERENZE TERRITORIALI
La principale criticità per la professione oggi è la formazione e l’aggiornamento. “Ci sono differenze regionali”, lamenta Malavasi. “Tant'è vero che avevamo proposto in commissione, sempre in accordo con loro le sigle di categoria, di istituire una soglia formativa, sotto la quale nessuna Regione poteva andare”. In un’altra proposta di legge, sempre depositata dalla deputata, la formazione degli Oss resta in capo alle Regioni, ma si intende dare un indirizzo nazionale per definire il percorso curricolare.


La Pdl Malavasi

 

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