12 Giugno 2025

IA in sanità, il 63% degli italiani la promuove

Il 73% del campione pensa che consenta di analizzare velocemente grandi quantità di dati clinici e il 61% la considera utile per abbattere la burocrazia. Lo rivelano i dati dell'indagine Fiaso-Demopolis. La Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere lancia il primo Osservatorio nazionale

Di NS
Foto di Tung Nguyen
Foto di Tung Nguyen

Il 63% degli italiani guarda con favore all’uso dell’IA in ambito sanitario e oltre il 60% ritiene che, nei prossimi dieci anni, potrà migliorare la gestione della salute e la cura delle malattie. Sono alcuni dei dati dell’indagine Fiaso-Demopolis proprio sull’apporto dell’intelligenza articficale in sanità. A tal proposito, la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere ha lanciato il primo Osservatorio nazionale proprio "per valorizzare le esperienze concrete negli ospedali e guidare l'innovazione nel settore". L'osservatorio sarà uno dei temi del Forum 'Logos & Techne' sull’uso dell’IA nella sanità pubblica, in programma dal 26 al 28 giugno a Siracusa.
Nell’ordine, secondo gli italiani, tra i principali vantaggi dell’Ia ci sono la possibilità di analizzare rapidamente grandi quantità di dati clinici (73% del campione); la riduzione dei tempi per lo svolgimento di attività burocratiche (61%); una migliore organizzazione complessiva dei servizi per la salute (54%) e una maggiore fruibilità di cartelle cliniche e storia sanitaria del paziente (45%).

"Non possiamo più permetterci di affrontare i problemi di oggi della sanità italiana con strumenti sorpassati", ha spiegato il presidente Fiaso, Giovanni Migliore. L'intelligenza artificiale non va considerata una bacchetta magica né una minaccia, ma può rappresentare un supporto straordinario per chi ogni giorno si prende cura delle persone”.
Con il Forum di Siracusa, hai poi sottolineato Migliore, "vogliamo costruire un percorso collettivo, che metta al centro sicurezza, efficacia, sostenibilità e valore etico delle tecnologie. Fiaso intende svolgere un ruolo guida, diventando la cabina di regia di questo cambiamento insieme alle aziende sanitarie, ai professionisti e ai cittadini". E ha aggiunto: "L'innovazione funziona solo se risponde ai bisogni reali delle persone e se e' radicata nella pratica. Con l'Osservatorio Fiaso sull'IA, cardine della nostra strategia e l'utilizzo della piattaforma Next Health insieme alla Call for Practice per alimentare la nostra banca dati, vogliamo mappare, valorizzare e accelerare cio' che gia' sta accadendo nei territori, favorendo una transizione digitale sostenibile e capace di migliorare concretamente la qualità dell'assistenza". 

 

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