12 Giugno 2025

Medicina estetica, Schillaci: "Controlli a tappetto, basta centri non idonei"

Il ministro: "Ne sono stati fatti 1.160, irregolarità nell'11% dei casi, con 14 strutture sequestrate o sospese". Infine l'appello ai medici che scelgono di esercitare la chirurgia plastica nel privato: "Siamo impegnati a ridare attrattività alla sanità publica"

Di NS
Medicina estetica, Schillaci: "Controlli a tappetto, basta centri non idonei"

"Bisogna controllare e lo stiamo facendo". Dopo i casi di tre donne morte nel giro di pochi mesi a Roma in seguito a interventi di chirurgia plastica ed estetica, Lo ha detto il  il ministro della Salute Orazio Schillaci in una intervista a Repubblica. "È sempre doloroso apprendere di queste morti provocate da presunti professionisti che mancano di preparazione adeguata, hanno scarsa deontologia medica e non si fanno scrupoli a operare in strutture prive di requisiti sanitari e strutturali", ha aggiunto il ministro. "Ho chiesto ai Nas di controllare", ha spiegato Schillaci, sottolineando che "è necessario far comprendere ai cittadini che l'intervento estetico richiede in molti casi una procedura chirurgica che può presentare rischi. Non ci si può affidare ai social nella scelta di un professionista o al dr. Google. È sempre doveroso consultarsi con il proprio medico di famiglia o un altro specialista in grado di indirizzare le persone in strutture qualificate".

Dall'inizio dell'anno, ha detto ancora il titolare del dicastero di Lungotevere Ripa, "sono stati fatti 1.160 controlli tra centri estetici e studi medici estetici, alcuni dei quali sono stati visitati più volte. In circa l'11% dei casi sono state trovate irregolarità, che hanno portato a illeciti penali o sanzioni amministrative. Le strutture sequestrate o sospese sono state 14. Sono stati anche oscurati siti web". Ancora, ha ribadito Schillaci pensando ai cittadini, "dobbiamo metterli in condizione di essere adeguatamente informati.Insieme alle società scientifiche del settore, possiamo condividere un percorso per promuovere campagne di informazione sui social, nelle farmacie, negli studi medici per aiutare i cittadini a scegliere consapevolmente in piena sicurezza". E poi, a proposito di medici che scelgono di esercitare la chirurgia plastica nel privato lasciando sguarnito il pubblico, Schillaci ha detto che "siamo impegnati a ridare attrattività alla sanità pubblica con misure per rendere più gratificante e sicuro il lavoro negli ospedali e questo vale per tutte le discipline mediche".

 

 

 

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