Equo compenso, "Applichiamolo subito a medici e odontoiatri"
La richiesta dell'associazione Amolp al Senato. "Preoccupa la continua erosione del valore delle prestazioni sanitarie". E poi ancora: "Va fermato il ribasso indiscriminato delle tariffe che penalizza i professionisti sanitari e mette a rischio la salute dei cittadini"

Applicare subito l’equo compenso a medici e odontoiatri. Lo ha chiesto l’Associazione medici e odontoiatri liberi professionisti (Amolp) ricevuta a Palazzo Madama dalla sentarice della Lega, Erika Stefani, promotrice di un disegno di legge per estendere l’equo compenso a tutti i rapporti professionali. L’associazione, rappresentata dal presidente Sergio Di Martino, dalla consigliera Lucia Gugliara e dalla delegata per il Lazio Michela Angelucci, ha ribadito la necessità urgente di fermare il ribasso indiscriminato delle tariffe che penalizza i professionisti sanitari e mette a rischio la salute dei cittadini.
Durante l’incontro, Amolp ha espresso forte preoccupazione per la continua erosione del valore delle prestazioni sanitarie, iniziata con l’abolizione dei tariffari minimi nel 2006. Un fenomeno che, secondo l’associazione, compromette non solo la dignità dei professionisti, ma anche, appunto, la qualità delle cure e la sicurezza dei cittadini.
"L’attuale legge sull’equo compenso è un primo passo, ma non basta. Deve essere estesa a tutti i rapporti professionali, anche quelli tra medico e paziente, non solo ai cosiddetti committenti forti”, ha dichiarato il presidente Di Martino.
Amolp ha accolto da subito con favore il ddl Stefani, purtroppo fermo all’esame delle commissioni parlamentari, che apre alla possibilità di prevedere l’estensione dell’attuale norma ai rapporti con tutti i clienti ordinari.
Tuttavia, secondo l’associazione, "già applicare l'attuale legge, che prevede il coinvolgimento dei rapporti tra professionisti e la pubblica amministrazione, le assicurazioni, le aziende con più di 50 dipendenti o più di 10 milioni di fatturato annuo e le banche può rappresentare: un importante freno all’indiscriminata politica low cost di tante catene e imprese del settore medico e odontoiatrico; un passaggio importante per regolare e migliorare i rapporti convenzionali tra medici e odontoiatri e assicurazioni, attualmente troppo spesso caratterizzati da compensi decisamente sottostimati rispetto al reale valore delle prestazioni erogate e un'opportunità fondamentale, per regolamentare al meglio i criteri che stabiliscono il conferimento degli incarichi ai medici competenti nella pubblica amministrazione, caratterizzati troppo spesso da compensi decisamente bassi e penalizzanti. Oltre che un'ottima occasione per definire i criteri in base ai quali vengono stabiliti i compensi per quei medici e odontoiatri che lavorano presso le strutture convenzionate e che troppo spesso sono inadeguati e mortificanti per la loro professionalità".
Fondamentale, secondo l’Associazione, sarà definire parametri tariffari di riferimento, coinvolgendo gli Ordini dei medici, per garantire un'applicazione concreta e giusta della norma.
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