West Nile, ministero della Salute, Regione Lazio e Asl di Latina in campo
Rafforzata la sorveglianza a livello centrale e allertato il numero di pubblica utilità 1500. Mentre l'azienda sanitaria locale ha attivato la task force "per misure straordianrie a tutela della salute pubblica"

Da una parte il ministero della Salute e dall’altro la Regione Lazio con l’Asl di Latina. I casi di West Nile - un paziente con diagnosi confermata è ricoverato in terapia intensiva e necessita al momento di supporto ventilatorio assistito, come fa sapere la stessa Asl, mentre un altro di 86 anni, con "importanti comorbidità", resta in gravi condizioni anche se stabili negli ultimi giorni - hanno alzato la soglia di attenzione e precauzione. Per quanto, come ha sottolineato il capo dipartimento della Prevenzione del Ministero, Maria Rosaria Campitiello, la situazione sia "sotto controllo".
IL NUMERO DI PUBBLICA UTILITÀ DEL MINISTERO
Nell’ordine, il Dicastero di Lungotevere Ripa ha fatto sapere di essere "operativo e in continuo raccordo con le Regioni, gli Enti e le Istituzioni per assicurare un presidio costante e puntuale sulla diffusione del virus West Nile". Sono state condivise dal Gruppo operativo arbovirosi (Goa), le raccomandazioni volte a rafforzare le attività di prevenzione e sorveglianza previste dal Piano Nazionale Arbovirosi ed emanate con una circolare del ministero della Salute.
È stato inoltre allertato il numero di pubblica attività 1500, gestito dal ministero della Salute, per fornire ai cittadini tutte le informazioni utili sulla prevenzione dal virus West Nile.
"La situazione è sotto controllo e rimane importante adottare le misure previste dal Piano così come informare adeguatamente i cittadini sulle misure per proteggersi dalle zanzare, vettori del virus che, ricordo, non si trasmette da persona a persona per contatto con soggetti infetti", ha sottolineato Campitiello.
LA CIRCOLARE
La circolare operativa prevede che sia rafforzata la sorveglianza clinica umana, in particolare nei territori con circolazione virale documentata, e sensibilizzati i medici di famiglia, pediatri e specialisti per l’identificazione tempestiva dei sintomi sospetti.
Inoltre, si raccomanda la collaborazione medico-veterinaria, la promozione di attività di formazione per il personale sanitario e di seguire le indicazioni del Piano nazionale di sorveglianza dell’Arbovirosi per il monitoraggio e contrasto dei vettori. La circolare ricorda anche l’importanza di informare i cittadini sull’adozione delle misure preventive: uso di repellenti, abbigliamento protettivo, zanzariere e sistemi ambientali di controllo ed eliminazione di possibili focolai larvali come ad esempio sottovasi, contenitori d’acqua, fontane non trattate.
LA TASK FORCE DELL'ASL
La Asl di Latina ha comunicato stamani di aver immediatamente attivato tutte le misure necessarie a fronte dei recenti casi di infezione da West Nile Virus registrati nella provincia. In particolare, è stata istituita una task force aziendale multidisciplinare, coordinata dalla Direzione generale e composta da tutti gli specialisti coinvolti nel percorso di gestione, prevenzione e sorveglianza del virus. L’obiettivo principale è stato la definizione di percorsi operativi condivisi, capaci di assicurare un’azione coordinata e continuativa su tutto il territorio. A tal fine, è stato attivato un raccordo costante tra il Dipartimento di Prevenzione e Uoc Igiene pubblica con i Comuni della provincia, il Consorzio di bonifica e le autorità locali competenti con la realizzazione di molteplici attività quali: effettuazione di indagine epidemiologica per ogni caso sospetto o confermato, con particolare approfondimento alla caratterizzazione sintomatologica e alla circoscrizione dei possibili luoghi di contagio del caso; alimentazione dei flussi di sorveglianza del ministero della Salute; realizzazione di sopralluoghi congiunti tra il Servizio di igiene e sanità pubblica e Servizio veterinario nei luoghi identificati come possibile esposizione dei casi, anche mediante il supporto di personale dell’Istituto zooprofilattico Lazio e Toscana; definizione e invio di informative rivolte ai sindaci dei comuni interessati dalla presenza di casi di West Nile Disease (WND), per la programmazione di tempestivi interventi di bonifica e risanamento ambientale e interventi di disinfestazione, invio di note informative a tutti i professionisti sanitari anche tramite il coinvolgimento dell’Ordine dei medici e a tutti i professionisti veterinari tramite il coinvolgimento dell’Ordine dei medici veterinari per fornire indicazioni sulla gestione dei casi e sui percorsi diagnostici attivati sia a livello territoriale che a livello ospedaliero; attivazione a livello territoriale di un punto prelievi per l’effettuazione di esami diagnostici per i casi umani sospetti a gestione clinica domiciliare.
IL TAVOLO TECNICO
Inoltre, è in fase di attivazione un tavolo tecnico operativo, che coinvolge tutti gli attori istituzionali e sanitari locali, finalizzato alla pianificazione e all’attuazione di interventi integrati di prevenzione, controllo e informazione. "Fondamentale il ruolo della Regione Lazio – fa sapere l’Asl -, che si è adoperata con tempestività nel coordinare le azioni a livello sovra-provinciale. La Regione ha, infatti, riunito una cabina di regia, chiamata a sovrintendere e indirizzare tutti gli interventi sul territorio, con particolare riferimento: alle disinfestazioni nei Comuni interessati; alle attività straordinarie negli allevamenti colpiti; agli interventi mirati nelle aree circostanti eventuali focolai o casi sospetti". Contestualmente, la Regione ha promosso la definizione di una campagna di comunicazione mirata, con l’obiettivo di informare correttamente la cittadinanza sulla reale pericolosità del virus, sugli atteggiamenti da adottare e sulle misure di prevenzione efficaci per ridurre il rischio di esposizione. Sempre nell’ambito delle attività coordinate dalla Regione Lazio, con il supporto dell’Inmi "Spallanzani", oggi si terrà un incontro formativo rivolto a tutti i professionisti sanitari della Provincia, inclusi operatori ospedalieri e territoriali della Asl di Latina, personale operante nei pronto soccorso, medici di medicina generale e pediatri del territorio, finalizzato al rafforzamento della rete di sorveglianza clinica e all’aggiornamento sulle modalità di gestione dei casi. Nei prossimi giorni sono previsti un incontro promosso dal Dipartimento di Prevenzione con il Consorzio di bonifica dell’Agro pontino e un tavolo con gli uffici competenti dei Comuni, previsti rispettivamente per oggi e domani.
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