Dispositivi medici, da Ue 403 milioni di aiuti di Stato a sostegno dell'innovazione
A notificare il progetto cinque Paesi membri tra cui l'Italia che partecipa con quattro aziende. I dettagli

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato, il secondo progetto importante di interesse europeo comune (Ipcei) nel settore sanitario a sostegno dell'innovazione nei dispositivi medici.
Il progetto, denominato "Ipcei Tech4Cure", è stato notificato congiuntamente da cinque Stati membri: Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Slovenia. Si prevede che gli Stati membri forniscano fino a 403 milioni di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare ulteriori 826 milioni di euro di investimenti privati e comprende l'introduzione di nuove funzionalità digitali e di intelligenza artificiale nei dispositivi medici.
Delle dieci aziende che intraprenderanno progetti di ricerca e sviluppo, 4 sono italiane: Engineering Ingegneria Informatica; iVis Technologies; S.I.T. – Sordina IORT Technologies; e Innovaway. "Tutti e dieci i progetti che fanno parte dell'Ipcei sono molto ambiziosi, in quanto mirano a sviluppare tecnologie che vanno oltre ciò che offre attualmente il mercato e dovrebbero portare a importanti innovazioni. Ciò include i settori delle malattie cardiovascolari, della pediatria e della neonatologia, dell'oncologia e dell'oftalmologia", precisa la Commissione europea in una nota. Il progetto Tech4Cure, conclude l'esecutivo Ue, si concentra principalmente sulla creazione di dispositivi medici innovativi con soluzioni digitali/AI avanzate e innovative, che mirano a sviluppare ulteriormente il concetto di medicina predittiva, preventiva e personalizzata (medicina 3P), che utilizza dati e strumenti analitici per prevedere i rischi futuri per la salute degli individui. Il completamento di Tech4Cure è previsto per il 2036, con tempistiche variabili a seconda dei singoli progetti e delle aziende coinvolte. Secondo gli Stati membri partecipanti, i progetti dovrebbero creare circa 800 posti di lavoro.
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