22 Luglio 2025

Dispositivi medici, da Ue 403 milioni di aiuti di Stato a sostegno dell'innovazione

A notificare il progetto cinque Paesi membri tra cui l'Italia che partecipa con quattro aziende. I dettagli

Di NS
Foto di Guillaume Périgois
Foto di Guillaume Périgois

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'Ue in materia di aiuti di Stato, il secondo progetto importante di interesse europeo comune (Ipcei) nel settore sanitario a sostegno dell'innovazione nei dispositivi medici.

Il progetto, denominato "Ipcei Tech4Cure", è stato notificato congiuntamente da cinque Stati membri: Francia, Ungheria, Italia, Slovacchia e Slovenia. Si prevede che gli Stati membri forniscano fino a 403 milioni di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare ulteriori 826 milioni di euro di investimenti privati e comprende l'introduzione di nuove funzionalità digitali e di intelligenza artificiale nei dispositivi medici.

Delle dieci aziende che intraprenderanno progetti di ricerca e sviluppo, 4 sono italiane: Engineering Ingegneria Informatica; iVis Technologies; S.I.T. – Sordina IORT Technologies; e Innovaway. "Tutti e dieci i progetti che fanno parte dell'Ipcei sono molto ambiziosi, in quanto mirano a sviluppare tecnologie che vanno oltre ciò che offre attualmente il mercato e dovrebbero portare a importanti innovazioni. Ciò include i settori delle malattie cardiovascolari, della pediatria e della neonatologia, dell'oncologia e dell'oftalmologia", precisa la Commissione europea in una nota. Il progetto Tech4Cure, conclude l'esecutivo Ue, si concentra principalmente sulla creazione di dispositivi medici innovativi con soluzioni digitali/AI avanzate e innovative, che mirano a sviluppare ulteriormente il concetto di medicina predittiva, preventiva e personalizzata (medicina 3P), che utilizza dati e strumenti analitici per prevedere i rischi futuri per la salute degli individui. Il completamento di Tech4Cure è previsto per il 2036, con tempistiche variabili a seconda dei singoli progetti e delle aziende coinvolte. Secondo gli Stati membri partecipanti, i progetti dovrebbero creare circa 800 posti di lavoro.

 

 

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