Camminare elisir di lunga vita. Anche contro il cancro
Uno studio dell'Università di Sydney rivela che 7mila passi al giorno riducono il rischio di malattie croniche e mortalità. Nel dettaglio: del 25% per le malattie cardiovascolari, del 14% per il diabete e del 6% per i tumori

Una camminata al giorno toglie il medico di torno. Una semi-citazione di un proverbio popolare che rende bene l’idea. Ma potremmo anche dire in estrema sintesi che camminare allunga la vita. Sono un po’ queste le conclusioni di uno studio guidato da Ding Ding, dell’Università di Sydney, in Australia, pubblicato su The Lancet Public Health. Secondo questa ricerca infatti circa 7.000 passi al giorno riducono il rischio di malattie croniche e mortalità.
La ricerca ha analizzato dati provenienti da più di 160.000 adulti per valutare l’impatto del numero di passi giornalieri sulla salute complessiva. Secondo lo studio, compiere circa 7.000 passi al giorno riduce del 47% la mortalità per tutte le cause; del 25% delle malattie cardiovascolari, del 6% del rischio di cancro, del 14% del diabete di tipo 2, del 38% del rischio di demenza, del 22% dei casi di depressione, del 28% delle cadute. Lo studio ha rilevato che anche fare circa 4.000 passi al giorno, rispetto a meno di 2.000, migliora significativamente la salute.
Per alcune condizioni, come le malattie cardiache, continuare oltre i 7.000 passi apporta ulteriori benefici, mentre per la maggior parte delle altre patologie i vantaggi si stabilizzano intorno a questo valore. Gli autori suggeriscono che puntare a 7.000 passi al giorno sia un obiettivo più realistico rispetto al tradizionale 10.000 passi spesso proposto, soprattutto per chi ha uno stile di vita meno attivo. Questo target più accessibile può comunque migliorare significativamente la salute di molte persone.
La revisione ha incluso 57 studi, con 31 meta-analisi, offrendo la base più solida finora per associare il numero di passi giornalieri a un ampio spettro di esiti sanitari. Tuttavia, per alcune condizioni come cancro e demenza i dati sono meno numerosi e quindi il livello di certezza resta basso. Inoltre, non tutti gli studi hanno potuto considerare fattori come età o fragilità, che possono influire sui risultati. Il conteggio giornaliero dei passi si conferma uno strumento semplice e concreto per misurare e incoraggiare l’attività fisica quotidiana a beneficio della salute pubblica. Questi risultati comunque possono guidare la definizione di future linee guida per promuovere uno stile di vita più sano e aumentare la consapevolezza nei cittadini sull’importanza del movimento.
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram