Influenza: in autunno tornano i vaccini trivalenti
Le novità della circolare del Ministero. L'obiettivo è raggiungere almeno il 75% della popolazione fragile. Il virologo Pregliasco: "Necessario per i soggetti più a rischio rinforzare il sistema immunitario anche per il Covid con una doppia immunizzazione"

Non c'è miglior momento che l'estate per prepararsi ad afffrontare i virus influenzali del prossimo autunno e inverno. Non a caso, dal ministero della Salute è da poco stata diramata la consueta circolare di aggiornamento delle linee guida per la prevenzione dell’influenza. Atto importante per aprire poi la strada alle disposizioni operative delle singole Regioni, soprattutto dopo un inverno da record per numero di contagi con oltre sedici milioni di casi stimati e una copertura vaccinale ancora sotto gli obiettivi.
Il documento fornisce le indicazioni per la campagna vaccinale e il rafforzamento della sorveglianza epidemiologica, con l’obiettivo di contenere la diffusione del virus e di proteggere le persone più vulnerabili con una copertura vaccinale che raggiunga almeno il 75% della popolazione a rischio, nonché di rendere la vaccinazione un’abitudine diffusa, accessibile e culturalmente condivisa.
VACCINI TRIVALENTI
"La vaccinazione antinfluenzale resta infatti la forma di prevenzione più efficace non solo contro l’infezione respiratoria, ma anche contro le sue complicanze, che possono coinvolgere il cuore, il sistema nervoso o altri organi, con manifestazioni gravi come miocarditi o encefaliti", sottolinea Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano, Direttore scientifico di Osservatorio Virusrespiratori.it.
Mentre in passato era stato necessario inserire anche la variante B/Yamagata, visto che negli ultimi anni tale variante ha circolato poco e che nell'ultima stagione non ne è stato rilevato alcun campione, quest’anno i vaccini tornano ad essere trivalenti con tre tipologie di virus: AH1N1, AH3N2 e un solo virus del tipo B Victoria. Questa la prima novità contenuta nella circolare.
Nel documento si ribadisce inoltre che il vaccino antinfluenzale può essere somministrato anche insieme ad altri vaccini raccomandati (anti-Covid, pneumococco, Herpes Zoster, anti RSV), utilizzando sedi corporee e siringhe diverse. "Importante rimarcare la necessità, per i soggetti più a rischio, di rinforzare il sistema immunitario non solo per l’influenza ma anche per il Covid con una concomitante possibile vaccinazione contro questo virus che, pur non determinando più i pesanti effetti sulla sanità pubblica del passato, può determinare ancora conseguenze importanti nei soggetti fragili", aggiunge Pregliasco.
BAMBINI E CATEGORIE A RISCHIO
Il vaccino è indicato per tutte le persone a partire dai sei mesi di età e fortemente raccomandato per le categorie considerate più a rischio, purché non vi siano controindicazioni specifiche, ma particolare attenzione va rivolta ai bambini.
“Nonostante siamo ancora in piena estate, dobbiamo prepararci per tempo alla prossima stagione invernale e alla prossima ondata di virus influenzali. E soprattutto i bambini devo essere centro del nostro obbiettivo in quanto in loro la malattia può essere particolarmente grave, determinando affezioni non solo respiratorie ma anche patologie a carico dei muscoli e del sistema nervoso centrale; inoltre, i bambini dismettono il virus attraverso le secrezioni per moltissimo tempo e quindi sono i veri diffusori di questa patologia. Oggi per loro disponiamo di un vaccino estremamente efficace e tollerabile che trova indicazione tra i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni: si tratta di un vaccino inattivo trivalente su colture cellulari, da somministrare in 2 dosi ripetute a distanza di almeno 4 settimane nei bambini vaccinati per la prima volta, in una sola dose se già vaccinati negli anni precedenti” spiega Gian Luigi Marseglia, direttore Clinica pediatrica Università degli Studi di Pavia Fondazione Irccs Policlinico San Matteo.
DOVE VACCINARSI, DAGLI OSPEDALI ALLE FARMACIE
Sul fronte organizzativo, la vaccinazione sarà resa disponibile in tutti i contesti sanitari: ospedali, farmacie, ambulatori, residenze assistite. Inoltre, una volta completata la copertura delle categorie a rischio (over 60, donne in gravidanza, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, operatori sanitari e coloro che soffrono di malattie croniche o condizioni che indeboliscono il sistema immunitario), sarà possibile offrire gratuitamente la vaccinazione anche a chiunque ne faccia richiesta.
Compatibilmente con la disponibilità dei vaccini, il Ministero invita poi le Regioni a partire a inizio ottobre con la campagna vaccinale. La circolare prevede anche un potenziamento dei sistemi di monitoraggio integrati con l’Iss, per analizzare in tempo reale la diffusione dei ceppi influenzali. E sottolinea la necessità di promuovere una comunicazione incisiva, capace di parlare a tutti, spiegando i benefici della vaccinazione in termini di salute individuale e collettiva.
"Da non dimenticare infine l’importanza di misure di prevenzione individuale non farmacologiche come il lavaggio frequente delle mani, la corretta aerazione degli ambienti chiusi e l’utilizzo di disinfettanti e di mascherine in contesti affollati e in caso di sintomi perché il soggetto sintomatico, come abbiamo visto col Covid, ha una grande capacità di diffondere la malattia", conclude Pregliasco.
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram