Farmaceutica: si va verso un testo unico per armonizzare le norme
Un migliore accesso ai farmaci, ma anche la revisione dei tetti di spesa e dei meccansimi di payback tra i punti salienti della legge delega del governo. Schillaci: "Un progetto di riforma ambizioso che punta a semplificare e modernizzare". Gemmato: "Una cornice normativa unitaria in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini". Sul settore l'ombra dei dazi

Un migliore accesso ai farmaci per i pazienti, in particolare con patologie rare, croniche o invalidanti, la revisione dei tetti di spesa e dei meccanismi di payback; il potenziamento dei sistemi informativi sanitari e la piena interoperabilità con il Fascicolo sanitario elettronico. E poi ancora: la digitalizzazione della prescrizione e dispensazione; la valorizzazione delle farmacie territoriali con servizi di telemedicina e prevenzione e razionalizzazione della rete, con attenzione alle aree interne. Sono un po' questi i punti salienti su cui ruota lo schema di disegno di legge delega al governo per la redazione del Testo unico della legislazione farmaceutica, presentato oggi alla Camera. Un disegno di legge che "persegue gli obiettivi di migliorare l'accesso al farmaco, ottimizzare la disciplina riguardante la prestazione dei servizi sanitari, rafforzare la rete assistenziale farmaceutica sul territorio, implementare l'attività di programmazione e controllo della spesa farmaceutica", come ha sottolineato il ministro della Salute Orazio Schillaci.
SUPERARE LA FRAMMENTAZIONE NORMATIVA
"Con il disegno di legge delega che presentiamo oggi - ha spiegato - compiamo un ulteriore passo in avanti. Siamo consapevoli della necessità di superare una normativa nazionale spesso frammentata e farraginosa attraverso un quadro normativo più organico. Troppo spesso, norme stratificate nel tempo hanno prodotto tante sovrapposizioni, incertezze e rallentamenti, che finiscono per ricadere sui cittadini, sull'accesso alle cure e sulla capacità del sistema di rispondere con efficienza e tempestività". In sintesi, ha concluso, "abbiamo davanti a noi un progetto di riforma ambizioso che si muove lungo due direttrici: semplificare e modernizzare". L’obiettivo, come ha sottolineato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, è proprio quello di costruire “una cornice normativa unitaria e moderna, capace di rispondere ai bisogni dei cittadini e del settore. Accesso al farmaco, monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica, rafforzamento dell’assistenza territoriale: sono questi i principi da cui partirà il nuovo Testo unico".
L'ITER DELLA RIFORMA
La riforma coinvolge i ministeri competenti – Salute, Economia e Finanze, Imprese e Made in Italy, Ambiente, Giustizia – e prevede il passaggio alle Camere e in Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione dei decreti attuativi.
LO SPETTRO DEI DAZI
Certo la farmaceutica in questo particolare momento è sotto i riflettori a causa della mannaia dei dazi. In attesa di capire come si tradurrà effettivamente l’accordo Usa-Ue. Lo stesso Schillaci non ha potuto fare altro che dire che "il governo sta facendo la sua parte insieme alla Ue nella partita dei dazi americani, che come sappiamo potrebbero impattare anche sul comparto farmaceutico". "In questi anni - ha poi proseguito - il governo ha garantito grande attenzione al comparto farmaceutico, un asset strategico per l'Italia che rappresenta un'eccellenza industriale, scientifica ed economica, ma soprattutto uno strumento chiave per garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini: abbiamo approvato norme per sostenere la filiera e soprattutto per migliorare l'accesso dei cittadini ai farmaci", ha concluso, ricordando l'"impegno dell'Italia in ambito europeo affinché la nuova legislazione farmaceutica europea garantisca veramente un accesso equo ai farmaci per tutti i cittadini europei".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram