Oms: "Il fumo ha un impatto negativo sulla crescita infantile"
Nuovo documento dell'istituto Onu circa le conseguenze del consumo di tabacco sullo sviluppo dei bambini, soprattutto quando il vizio riguarda la madre in gravidanza. Pesano anche anomalie congenite e malattie croniche successive

Il consumo di tabacco ha un impatto dannoso sulla crescita infantile. L’Organizzazione mondiale della sanità torna sul tema con un nuovo documento, l’11esimo di una serie di resoconti delle conoscenze sul tabacco. Il testo riassume le attuali prove sull'argomento ed è destinato a professionisti sanitari, decisori politici e stakeholder della salute pubblica. Il problema riguarda quasi 150 milioni di bambini nel mondo, concentrati soprattutto in Asia e Africa.
Il nodo non investe soltanto il ritardo nella crescita, ma anche l’aumento di malattie. Nel documento, l'Oms invita i governi a rafforzare le politiche di controllo del tabacco e a proteggere la salute dei bambini riducendo la loro esposizione al fumo, soprattutto durante la gravidanza. Il consumo materno di tabacco nel periodo della gestazione è strettamente correlato al parto pretermine, al basso peso alla nascita e alla crescita limitata del feto, tutti fattori predittivi di arresto della crescita entro i due anni di età.
Fumare eccessivamente durante la gravidanza danneggia il bambino, con effetti tanto più gravi quanto più la madre fuma. Il danno può persistere ben oltre l'infanzia. È dimostrato, d’altra parte, che smettere di fumare durante la gravidanza migliora la crescita del bambino. Il ritardo della crescita compromette lo sviluppo e si verifica quando l'altezza di un bambino in rapporto all'età è inferiore di oltre due deviazioni standard rispetto agli standard dell'Oms.
"Il ritardo della crescita priva i bambini del loro diritto a svilupparsi, imparare e prosperare”, ha commentato Etienne Krug, direttore del Dipartimento per i determinanti della salute, la promozione e la prevenzione dell'Oms. E ha aggiunto: "I bambini con genitori fumatori corrono un rischio maggiore di ritardo della crescita”. Il consumo di tabacco contiene migliaia di sostanze chimiche tossiche che danneggiano lo sviluppo fetale e infantile. L'esposizione durante la gravidanza contribuisce pure ad anomalie congenite e malattie croniche successive. L'esposizione al fumo passivo dopo il parto peggiora le infezioni respiratorie e i problemi di sviluppo, aumentando ulteriormente il rischio di arresto della crescita.
L'Organizzazione mondiale della sanità dunque esorta i Paesi ad attuare pienamente la Convenzione quadro dell'Oms per la lotta al tabacco (Fctc dell'Oms) e le sue misure MPower, strategie comprovate per ridurre il consumo di tabacco e proteggere la salute. Tra i provvedimenti sono inclusi: la protezione delle donne incinte e i bambini dal fumo passivo, il sostegno ai servizi per smettere di fumare, in particolare per le future mamme, infine il divieto di fumo in tutti gli spazi pubblici al chiuso.
L’Oms peraltro sta chiedendo ulteriori ricerche per approfondire la comprensione dei meccanismi e dei benefici della cessazione del fumo nella riduzione del ritardo della crescita. L’istituto Onu conclude: “Proteggere le donne incinte e ridurre la loro esposizione al fumo di tabacco è fondamentale per ridurre il ritardo della crescita, migliorare la sopravvivenza e lo sviluppo e raggiungere gli obiettivi di salute globale”.
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