10 Settembre 2025

In Italia obeso il 10% dei giovani tra 5 e 19 anni

Nel mondo colpiti 188 milioni di bimbi. Lo rivela l'ultimo rapporto Unicef che mette in guardia dai rischi del junk food. Insulino-resistenza e ipertensione tra gli effetti sulla salute, insieme a malattie potenzialmente letali in età avanzata

Di NS
Foto di David Schultz
Foto di David Schultz

Quest'anno l'obesità ha superato il sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione, interessando 1 bambino in età scolare e adolescenziale su 10, come rivela il nuovo rapporto Unicef "Feeding Profit: How Food Environments are Failing Children". Si tratta di 188 milioni di bimbi. 

TASSI D'OBESITÀ IN AUMENTO
Il report si basa su dati provenienti da oltre 190 Paesi e rileva che la diffusione del sottopeso tra i bambini e le bambine di età compresa tra i 5 e i 19 anni è diminuita dal 2000, passando da quasi il 13% al 9,2%, mentre i tassi di obesità sono aumentati dal 3% al 9,4%. L'obesità supera ora il sottopeso in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell'Africa subsahariana e dell'Asia meridionale.
Secondo il rapporto, diversi Paesi insulari del Pacifico hanno la più alta percentuale di obesità a livello globale, tra cui il 38% dei bambini dai 5 ai 19 anni a Niue, il 37% nelle Isole Cook e il 33% a Nauru. Questi livelli, che sono tutti raddoppiati dal 2000, sono in gran parte determinati dal passaggio da diete tradizionali a cibi importati a basso costo e ad alto contenuto energetico. Intanto, molti Paesi ad alto reddito continuano ad avere livelli elevati di obesità: ad esempio, il 27% dei giovani tra i 5 e i 19 anni in Cile vivono con obesità, il 21% negli Stati Uniti e il 21% negli Emirati Arabi Uniti.

LA SITUAZIONE IN ITALIA
"In Italia la percentuale di bambini e bambine di età compresa tra i 5 e i 19 anni che vivono con sovrappeso è diminuita dal 32% nel 2000 al 27% nel 2022. La percentuale di bambini di età compresa tra i 5 e i 19 anni che vivono con obesità è rimasta stabile, con il 10% nel 2022, mentre il numero di bambini che vivono in condizioni di sottopeso (magrezza) è aumentato dall'1% nel 2000 al 2% nel 2022”, ha sottolineato il presidente dell’Unicef Italia Nicola Graziano.
Obesità: un problema crescente
“Quando parliamo di malnutrizione, non ci riferiamo più solo ai bambini che vivono con sottopeso”, ha dichiarato Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef. "L’obesità è un problema crescente che può influire sulla salute e sullo sviluppo dei bambini. Gli alimenti ultra-processati stanno sostituendo sempre più spesso frutta, verdura e proteine in un momento in cui l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella crescita, nello sviluppo cognitivo e nella salute mentale dei bambini".

OBESITÀ E RISCHI PER LA SALUTE
Mentre la denutrizione, come la malnutrizione acuta e la malnutrizione cronica, rimane una preoccupazione significativa tra i bambini e le bambine sotto i 5 anni nella maggior parte dei Paesi a basso e medio reddito, la diffusione del sovrappeso e dell'obesità è in aumento tra i bambini in età scolare e gli adolescenti. Secondo gli ultimi dati disponibili, 1 bambino e adolescente su 5 di età compresa tra i 5 e i 19 anni a livello globale, ovvero 391 milioni, è in condizione di sovrappeso, di cui una percentuale significativa ora è classificata come persone che vivono con obesità.
I bambini sono considerati in condizione di sovrappeso quando pesano significativamente di più di quanto sia salutare per la loro età, sesso e altezza. L'obesità è una forma grave di sovrappeso e comporta un rischio maggiore di sviluppare insulino-resistenza e ipertensione, nonché malattie potenzialmente letali in età avanzata, tra cui il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.

JUNK FOOD E BAMBINI: UN RISCHIO GLOBALE
Il rapporto avverte che i cibi ultra-processati e i fast food – ricchi di zuccheri, amidi raffinati, sale, grassi non salutari e additivi – stanno influenzando l'alimentazione dei bambini attraverso contesti alimentari malsani, piuttosto che attraverso scelte personali. Questi prodotti dominano i negozi e le scuole, mentre il marketing digitale offre all'industria alimentare e delle bevande un potente accesso al pubblico giovane.
Ad esempio, in un sondaggio globale condotto lo scorso anno su 64.000 giovani di età compresa tra i 13 e i 24 anni provenienti da oltre 170 paesi attraverso la piattaforma U-Report dell'Unicef, il 75% degli intervistati ha ricordato di aver visto pubblicità di bevande zuccherate, snack o fast food nella settimana precedente e il 60% ha affermato che le pubblicità hanno aumentato il loro desiderio di consumare tali alimenti. Anche nei paesi colpiti da conflitti, il 68% dei giovani ha dichiarato di essere stato esposto a queste pubblicità.

LE RACCOMANDAZIONI UNICEF
Senza interventi per prevenire la diffusione del sovrappeso e l'obesità tra i bambini e le bambine, i paesi potrebbero dover affrontare un impatto sanitario ed economico che supererebbe, ad esempio, i 210 miliardi di dollari in Perù, a causa dei problemi di salute legati all'obesità. Entro il 2035, l'impatto economico globale del sovrappeso e dell'obesità dovrebbe superare i 4.000 miliardi di dollari all'anno.
Il rapporto evidenzia le misure positive adottate dai Governi. Ad esempio, in Messico, un Paese che sta affrontando un'alta percentuale di bambini e adolescenti che vivono con obesità - e dove le bevande zuccherate e gli alimenti ultra-processati rappresentano il 40% delle calorie giornaliere assunte dai bambini - il governo ha recentemente vietato la vendita e la distribuzione nelle scuole pubbliche di alimenti ultra-processati e prodotti con alto contenuto di sale, zucchero e grassi - con un impatto positivo su oltre 34 milioni di bambini.
Per trasformare gli approcci alimentari e garantire che i bambini abbiano accesso a diete nutrienti, l'Unicef invita i governi, la società civile e i partner ad agire con urgenza: attuando misure obbligatorie di ampia portata per migliorare il contesto alimentare dei bambini, tra cui l'etichettatura dei prodotti alimentari, restrizioni alla commercializzazione dei prodotti alimentari, tasse e sussidi alimentari; attuando iniziative di cambiamento sociale e comportamentale che diano alle famiglie e alle comunità la possibilità di richiedere un contesto alimentare più sano; vietando la fornitura o la vendita di alimenti ultra-processati e cibi-spazzatura nelle scuole e proibendo la commercializzazione e la sponsorizzazione di tali prodotti alimentari nelle scuole; stabilendo rigide misure di salvaguardia per evitare che l'industria alimentare dei prodotti ultra-processati interferisca con i processi di politica pubblica e rafforzando i programmi di protezione sociale per affrontare la povertà di reddito e migliorare l'accesso finanziario a diete nutrienti per le famiglie vulnerabili.
"In molti Paesi stiamo assistendo al doppio fardello della malnutrizione: l'esistenza di malnutrizione cronica e obesità. Ciò richiede interventi mirati", ha dichiarato Russell. "Cibi nutrienti e a prezzi accessibili devono essere resi disponibili per ogni bambino per sostenerne la crescita e lo sviluppo. Abbiamo urgente bisogno di politiche che aiutino i genitori e chi si prende cura dei bambini ad accedere a cibi nutrienti e sani per i propri figli".

 

 

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