"L'australiana potrebbe colpire duro e le vaccinazioni sono in affanno"
Il virologo Pregliasco a Nursind Sanità sulla nuova stagione influenzale: "L'impatto del virus dipenderà da tanti parametri, ma pesa l'accanimento politico contro le campagne di immunizzazione Covid"

“L’australiana? Arriviamo da due anni di influenza brutta prima da loro nell’altro emisfero e poi qui da noi, perché sappiamo che dopo il Covid i virus stagionali hanno rialzato la testa; quindi il H3N2 di tipo A e il Victoria di tipo B potrebbero diffondersi parecchio. Tuttavia, i parametri da considerare sono tanti, a partire dalle condizioni meteo che avremo nel prossimo inverno, dunque la modulazione reale è tutta da vedere”. Il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, parla a Nursind Sanità ed entra nel dibattito dai toni accesi, a tratti apocalittici, tra esperti sui possibili effetti della prossima ondata influenzale. “Peraltro, è vero che un freddo intenso che si prolunga potrebbe aggravare l’insorgenza, ma ad oggi non abbiamo ancora esatta contezza di quelli che sono i trigger, ossia gli elementi che possono scatenare un eventuale disastro”.
L’incidenza dell’influenza è comunque stimata in una forbice compresa tra il 15% e il 25% della popolazione italiana. Per il 2025-2026 sono 11 i vaccini autorizzati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Eppure un clima di pessimismo accompagna l’avvio della stagione di immunizzazione, che il ministero della Salute ha raccomandato di far partire nella 40esima settimana dell’anno, ossia all’inizio di ottobre. Il calo della copertura nel 2024-25 è stato evidente rispetto all’anno prima. Pregliasco chiosa parlando di “vaccinazione affaticata” e paventando “gli effetti sul nostro Ssn. Siamo al 53% degli over 65, mentre servirebbe una protezione al 95% a livello ottimale e 75% come minimo auspicabile. Il vaccino non incide sui numeri della diffusione, ma contiene gli effetti del virus, la cosa che ci interessa di più, e quindi abbatte le ospedalizzazioni, alleggerendo il carico sul sistema sanitario che vede soprattutto l’emergenza-urgenza già alquanto in saturazione”.
Secondo l’esperto si tratta degli “effetti collaterali della politicizzazione della campagna vaccinale Covid. Mi stupisce questo accanimento dei media e dei rappresentanti istituzionali. Viviamo un momento di crisi che andrebbe superato, sperabilmente con un ruolo serio dei decisori pubblici, che – rincara Pregliasco – devono smetterla di dire fesserie come quelle che ho ascoltato sulla sovranità italiana rispetto al piano pandemico e alle regole Oms”. Proprio in merito al Covid, che con la variante Stratus sembra rialzare la testa, il virologo milanese precisa: “Abbiamo un po’di protezione residua in relazione a quanto accaduto in passato. Il virus per una sua selezione naturale è meno cattivo, le varianti Omicron che si susseguono sono sì immuno-evasive, ma non particolarmente dure e non hanno una stagionalità. Il Sars-Cov 2, insomma, va per conto suo e procede a ondate, con un andamento altalenante ma con tendenza alla riduzione”.
Inoltre, non c’è nemmeno da sperare che la presenza del Covid possa incidere positivamente, a traino, sulle immunizzazioni antinfluenzali. Tutt’altro. Pregliasco non a caso conclude con un dato desolante: “Lo stesso personale sanitario si vaccina contro l’influenza al 30-40%, non di più. E i richiami per il Covid sono fermi al 20%”. Non sembrano aiutare strategie basate sulle campagne di sensibilizzazione o su un accesso più semplice ai vaccini attraverso farmacie, medici di base o luoghi di lavoro. Eppure la stagione influenzale ha picchiato duro sull’Australia, con l’aumento dei ricoveri del 50% in appena due settimane. Uno scenario che, se replicato in Italia, potrebbe essere esiziale per il Servizio sanitario nazionale, a partire dai Pronto soccorso fino ai reparti di Medicina generale e Malattie infettive. Una vera e propria spada di Damocle sulla testa di un Paese che per tradizione non ama prevenire, ma preferisce inseguire le emergenze.
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