01 Ottobre 2025

Farmaci, la delega punta ad armonizzare 700 norme

Il ministro Schillaci: "E' una riforma importante, non può e non deve diventare terreno di contrattazione per interessi di parte". Il sottosegretario Gemmato: "Restituiamo finalmente al Paese programmazione, semplificazione e stabilità"

Di NS
Farmaci, la delega punta ad armonizzare 700 norme

Una razionalizzazione di circa 700 norme contenute in un centinaio di provvedimenti diversi. Punta a questo il Testo unico della farmaceutica approvato il 18 settembre scorso in Consiglio dei ministri e che ora inizierà l’iter parlamentare. Tra decreti attuativi e pareri da acquisire il percorso dovrebbe concludersi con la pubblicazione definitiva entro dicembre 2026. "Non è un semplice intervento normativo – ha scandito il ministro della Salute Orazio Schillaci presentando lo schema di disegno di legge delega -. È la volontà politica di arrivare a una riforma strutturale del settore farmaceutico italiano".

“È una riforma importante - ha proseguito -. Per troppo tempo abbiamo convissuto con una legislazione frammentata, stratificata, a volte contraddittoria. Un labirinto normativo che ha rallentato l'accesso ai farmaci, complicato i processi autorizzativi e – questo è il punto che mi preme sottolineare – spesso ha penalizzato soprattutto i cittadini". 

"Il Testo unico razionalizzerà circa 700 norme disseminate in quasi 100 provvedimenti diversi, garantendo un accesso più equo e tempestivo ai farmaci. È finita l’era dei provvedimenti spot: restituiamo finalmente al Paese programmazione, semplificazione e stabilità, elemento chiave di questo governo che ci consente di portare avanti riforme di lungo periodo", ha spiegato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato che ha la delega specifica sul tema.

Un lavoro di riordino e scrematura che coinvolge però più ministeri: oltre a quello della Salute, ci sono il Mef, il Mimit, il Mase, il ministero della Giustizia e quello per le Riforme. 
Una Commissione di studio indipendente, che sarà composta da giuristi ed esperti in sanità pubblica ed economia, seguirà tutte le fasi dell’iter legislativo fornendo supporto tecnico e qualificato per la redazione del Testo unico. Intanto, per garantire massima trasparenza e partecipazione, sul sito del ministero della Salute è stata creata una pagina dedicata al Testo unico della legislazione farmaceutica, disponibile anche in lingua inglese, per rendere pubblico il disegno di legge e aperto a possibili considerazioni da parte dei portatori di interesse, nazionali e internazionali, che potranno inviarle tramite una casella email dedicata. "È un percorso condiviso – ha concluso Gemmato – che pone il cittadino al centro e mira a coniugare salute pubblica, sostenibilità economica e innovazione per rafforzare il Servizio sanitario nazionale e la competitività del settore".

Proprio guardando avanti, ai mesi di lavoro che attendono il Testo unico, Schillaci ha messo in chiaro i paletti: "Questa riforma non può e non deve diventare terreno di contrattazione per interessi di parte. Non sarà uno strumento al servizio di singole categorie, di corporazioni. L'unica categoria che ci deve guidare è quella dei cittadini. Il loro diritto alla salute. Il loro diritto a un sistema efficiente, equo, trasparente". E poi ancora: "Lo dissi già il giorno dell'approvazione in Consiglio dei Ministri e lo ribadisco oggi: questo provvedimento deve essere nell'unico interesse dei cittadini e del Servizio sanitario nazionale pubblico. Non accetteremo compromessi al ribasso. Non accetteremo di ridurre la portata innovativa di questa riforma per accontentare pressioni di parte". Per il ministro, insomma, "il punto di partenza e il punto di arrivo devono rimanere gli stessi: una legislazione farmaceutica moderna, sostenibile e interamente al servizio della salute pubblica".

 

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