16 Ottobre 2025

"Nel mondo l'obesità ha superato il sottopeso"

Interessa un bambino su dieci. In Italia più di uno su quattro è in sovrappeso e uno su dieci in condizioni di obesità. L'Unicef ricorda i dati in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione

Di NS
Foto di Dayron Villaverde
Foto di Dayron Villaverde

Quest'anno l'obesità ha superato il sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione nel mondo. Lo ricorda l’Unicef, in occasione della Giornata mondiale dell'alimentazione. Interessa un bambino in età scolare e adolescenziale su dieci - ovvero 188 milioni. In Italia più di uno bambino su quattro è in condizioni di sovrappeso, mentre uno su dieci è in condizioni di obesità. Questi bambini sono esposti al rischio di malattie potenzialmente letali.

L'obesità supera ora il sottopeso in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell'Africa subsahariana e dell'Asia meridionale. Secondo l’Unicef la diffusione del sottopeso tra i bambini e le bambine di età compresa tra i 5 e i 19 anni è diminuita dal 2000, passando da quasi il 13% al 9,2%, mentre i tassi di obesità sono aumentati dal 3% al 9,4%. "Mentre la denutrizione, come la malnutrizione acuta e la malnutrizione cronica, rimane una preoccupazione significativa tra i bambini e le bambine sotto i cinque anni nella maggior parte dei Paesi a basso e medio reddito, la diffusione del sovrappeso e dell'obesità è in aumento tra i bambini in età scolare e gli adolescenti. Secondo gli ultimi dati disponibili, un bambino e adolescente su cinque di età compresa tra i 5 e i 19 anni a livello globale, ovvero 391 milioni, è in condizione di sovrappeso, di cui una percentuale significativa ora è classificata come persone che vivono con obesità”, ha dichiarato Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia. “L’obesità e la malnutrizione sono il risultato di ambienti che troppo spesso non proteggono i bambini, ma li espongono a rischi evitabili. Per invertire questa tendenza è fondamentale costruire ambienti alimentari più sani e accessibili, promuovere politiche pubbliche efficaci e investire in programmi di prevenzione e informazione”.

 

 

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