Obesità, "La legge un risultato storico. Ora occorre l'inserimento nei Lea"
La richiesta arriva dalla Simdo-Società italiana metabolismo diabete obesità: "Bisogna garantire l'accesso gratuito a cure e tearpie". L'attenzione degli esperti anche sui trattamenti personalizzati e l'aspetto psicologico delle malattie metaboliche
Dal primo ottobre scorso, con l'approvazione definitiva della legge Pella, l’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscere a livello normativo l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante. Una conquista che segna una svolta culturale e sanitaria: l’obesità smette di essere un problema di volontà individuale, e, abbattuto lo stigma, diventa una condizione clinica da affrontare in modo strutturato. Adesso, però, serve anche l'inserimento nei Lea. A chiederlo è Giancarlo Tonolo, presidente nazionale Simdo, la Società italiana metabolismo diabete obesità, che oggi ha aperto a Vibo Valentia il suo congresso nazionale.
Il presidente parla infatti di "un risultato storico che impone un cambio di paradigma: l’obesità colpisce oltre sei milioni di italiani e va trattata come una vera emergenza sanitaria. Abbiamo lavorato per anni affinché fosse riconosciuta come malattia cronica e ora occorre che venga inserita nei Lea per garantire l’accesso gratuito a diagnosi e terapie". "L’obesità è la porta d’ingresso di ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari e cancro - prosegue - investire nella sua prevenzione significa evitare numerosissime patologie".
L'attenzione della Simdo è rivolta soprattutto alle cure su misura: il congresso dedica un ampio spazio alla medicina di genere, tema spesso trascurato a livello internazionale. "La Società sta conducendo importanti studi sulle differenze di genere nel trattamento del diabete - spiega Giuseppe Crispino, presidente del congresso e tesoriere nazionale Simdo -. Molti farmaci vengono testati solo su uomini o su donne in menopausa, ignorando le differenze biologiche e ormonali. Dobbiamo personalizzare i trattamenti in base a sesso, genere ed età: è una necessità clinica di grandissima importanza". Le sessioni congressuali analizzeranno le differenze nella risposta terapeutica di pazienti con diabete e obesità, allo scopo di delineare protocolli più efficaci e inclusivi.
Anche l’aspetto psicologico delle patologie metaboliche infine rientra tra i temi in agenda del congresso: Simdo lancia in tutta Italia nuovi programmi di formazione e supporto psicologico per superare lo stigma e migliorare l’aderenza terapeutica. I corsi – rivolti a medici, psicologi e infermieri – mirano a costruire un approccio multidisciplinare capace di unire nutrizione, movimento, terapia farmacologica e sostegno psicologico.
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram