Virus respiratorio sinciziale, l'Ecdc spinge le vaccinazioni per i neonati
Di fronte ai casi in aumento in Ue, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ricorda i rischi di patologie anche gravi per i più piccoli e sottolinea che 23 Paesi Ue già raccomandano l'immunizzazione
Proteggere i neonati dal virus respiratorio sinciziale questo inverno. La raccomandazione arriva dall'Ecdc alla luce delle infezioni da Rsv in diversi Paesi europei. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie pubblica un parere scientifico e invita le istituzioni a intensificare le vaccinazioni.
Nelle prossime settimane e nei mesi invernali, sostiene l'Ecdc, soprattutto i neonati di età inferiore ai sei mesi saranno ad alto rischio di gravi malattie respiratorie. Uno dei virus più comuni che colpisce questo gruppo è il Rsv. Un'infezione grave da Rsv può portare a gravi complicazioni che richiedono il ricovero ospedaliero o il ricovero in terapia intensiva. Queste complicazioni includono l'infiammazione delle piccole vie aeree polmonari (bronchiolite), la polmonite o l'infezione del torrente circolatorio (sepsi).Ecco perché è importante la prevenzione che inizia con una maggiore consapevolezza.
GLI EFFETTI DEL VIRUS
"Il virus respiratorio sinciziale può causare una malattia molto grave nei neonati, anche in quelli sani, con un impatto significativo sulle loro famiglie e sui sistemi sanitari", afferma Bruno Ciancio, esperto senior dell'Ecdc. "È fondamentale che gli operatori sanitari siano a conoscenza dell'epidemiologia del Vrs nella loro comunità e seguano le linee guida nazionali per la prevenzione del Vrs nei loro pazienti".
I NUMERI IN EUROPA
In media, si stima che 250.000 bambini di età inferiore ai cinque anni vengano ricoverati ogni anno in Europa a causa dell'infezione da Vrs, con un bambino su tre ricoverato durante i primi mesi di vita.I dati di sorveglianza disponibili per l'Ue e lo Spazio economico europeo (See) mostrano che una persona su due risultata positiva al virus respiratorio sinciziale (Rsv) durante la stagione invernale 2024/25 era un bambino di età compresa tra 0 e 4 anni. Il 12% di questi bambini è stato ricoverato in terapia intensiva e un bambino è deceduto.
LE VACCINAZIONI
Dal 2022, sostiene l'Ecdc, l'Ue ha autorizzato prodotti di immunizzazione sicuri ed efficaci per prevenire la malattia da Rsv nei neonati. Tra questi, anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione somministrati a neonati e bambini durante la loro prima stagione invernale e vaccini materni per le donne in gravidanza per proteggere i neonati durante i primi mesi di vita.
"I casi gravi di Rsv nei neonati possono essere prevenuti vaccinando le donne in gravidanza o immunizzando i neonati dopo la nascita. I neonati prematuri e quelli con patologie polmonari croniche sono particolarmente vulnerabili alle malattie gravi e possono essere vaccinati in via prioritaria quando l'immunizzazione universale non è possibile", aggiunge Ciancio.
Ventitré Paesi dell'Ue/See raccomandano già la vaccinazione contro il virus respiratorio sinciziale con anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione e 19 di questi hanno finanziato programmi in atto, sia per tutti i bambini nati durante la stagione invernale (immunizzazione universale) sia per i neonati ad alto rischio di malattia grave. Tre Paesi dell'Ue-See (Polonia, Romania, Slovenia) utilizzano esclusivamente la vaccinazione materna e cinque Paesi (Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Lussemburgo) la offrono come alternativa protettiva insieme agli anticorpi monoclonali a lunga durata d'azione.
Per supportare i Paesi, l'Ecdc assicura che continuerà a generare e valutare prove sull'efficacia e l'impatto della vaccinazione contro il Rsv, nonché a rafforzare i programmi di sorveglianza e immunizzazione nell'Ue.
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