17 Novembre 2025

Emergenza urgenza, la leva del fisco per attrarre personale sanitario

In questi reparti e nei pronto soccorso mancano 5mila medici e 10mila infermieri. Il ddl a prima firma Silvestroni (FdI) punta a introdurre una flat tax al 15% per incentivarli. L'intervista

Di Marta Tartarini
Emergenza urgenza, la leva del fisco per attrarre personale sanitario

Una flat tax al 15% per il personale sanitario che opera in prima linea, nei pronto soccorso e reparti di urgenza, con l'obiettivo di colmare la carenza di medici e infermieri e offrire un servizio migliore ai cittadini. È la proposta del senatore di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni, che ha depositato nei giorni scorsi un disegno di legge, che sarà incardinato nella commissione Affari sociali e Sanità di palazzo Madama dopo l'esame della manovra.

L'idea scaturisce dalla presa d'atto della difficoltà di reperire personale da impiegare nella medicina di emergenza e urgenza dove si stima che manchino all'appello oltre 5mila medici e 10mila infermieri. "Tutte le Asl d'Italia - sottolinea il senatore a Nursind Sanità - evidenziano problemi nel coprire gli organici dei pronto soccorso. Questo è emerso anche dall'indagine conoscitiva del 2024 alla Camera".
Il disegno di legge nasce anche da un "confronto costante con il ministero della Salute, con il sottosegretario Marcello Gemmato, che sostiene questa proposta, dai lavori della commissione Sanità del Senato di cui faccio parte, ma soprattutto dall'ascolto dei cittadini più fragili". 


L'obiettivo è trovare il modo di rendere più appetibile il lavoro dei pronto soccorso. "La pressione lavorativa del personale sanitario e la mancanza di strumenti fiscali incentivanti strutturali - si legge nel testo di legge - hanno determinato un progressivo allontanamento di specialisti del settore e una ridotta attrattività della medicina di emergenza-urgenza per i giovani". Ma allo stesso tempo l'innalzamento dell'età media con un crescente bisogno di assistenza rende "il pronto soccorso - si legge ancora - un presidio essenziale nella rete sanitaria, soprattutto per i cittadini più fragili". 
La tassazione del reddito agevolata, fissata al 15%, vuole orientare i giovani a scegliere le specializzazioni di urgenza: "La carenza di personale - osserva Silvestroni - è dovuta al fatto che si guadagna poco ed è un lavoro faticosissimo, quindi l'idea è trovare un incentivo che chiaramente non vuole essere a discapito di altri. Non si vuole discriminare nessuno, visto che la sanità per il governo è una priorità". 

Il provvedimento dal titolo 'Agevolazioni fiscali per il personale del servizio sanitario nazionale nei dipartimenti di emergenza-urgenza e accettazione di I e II livello' si compone di 3 articoli ed è stato sottoscritto anche dal capogruppo di FdI Lucio Malan e dalla senatrice Lavinia Mennuni. Ma è una proposta a disposizione di tutti i gruppi parlamentari. "Vedremo nella discussione se l'opposizione vorrà appoggiarlo, o avanzare proposte emendative, io sono a disposizione con l'obiettivo di dare una risposta ai cittadini", assicura il parlamentare di FdI.

Non solo, questo testo vuole essere un primo step in vista di un intervento di più ampio respiro. "So che ci sono altri reparti in sofferenza di personale e quindi spero che, una volta approvata questa proposta, si possano integrare e modulare le agevolazioni anche per altri. Ora però la carenza di organico dei pronto soccorso è l'emergenza".
Infine, il capitolo coperture. All'articolo 3 si indica in 100 milioni l'anno la dotazione necessaria dal 2026 per l'intervento, uno stanziamento che dovrà essere reperito dal ministero della Salute. In un primo momento, calcolano i firmatari, basterebbero circa 50 milioni, considerando il personale attuale che, nei reparti interessati dalla misura, sono circa 4.700 medici e tra i 15 e 18 mila tra infermieri e Oss. Ma se si colmasse la carenza, la copertura necessaria salirebbe e si stima ne servirebbero 100 milioni l'anno, come specificato nel disegno di legge.


Il ddl

 

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