27 Novembre 2025

Manovra e sanità: cassata la modifica Pd sul lavoro usurante

Prosegue il tiramolla in commissione Bilancio del Senato sui segnalati, tra inammissibilità e riformulazioni. Le istruttorie proseguiranno anche la prossima settimana. Bocciata la proposta leghista che salvava la flat tax per la pronta disponibilità degli infermieri

Di Ulisse Spinnato Vega
Manovra e sanità: cassata la modifica Pd sul lavoro usurante

Il tiramolla sugli emendamenti segnalati alla manovra va avanti in commissione Bilancio del Senato, che lavora in sede referente. La tagliola delle inammissibilità per carenza di copertura o per estraneità di materia ha colpito anche diverse proposte di modifica sui temi sanitari e nel frattempo sono state presentate alcune riformulazioni, mentre altre stanno arrivando in queste ore. Inoltre, appare ormai chiaro che i voti inizieranno solo dopo l’Immacolata, mentre la prossima settimana ancora si ragionerà in incontri bilaterali tra i singoli gruppi parlamentari e il governo sul fascicolo dei segnalati stessi, tra istruttorie, riammissioni e integrazioni di ulteriori emendamenti dell’esecutivo, con l’arrivo dei primi pareri sui correttivi a partire da martedì prossimo. Per il governo, le trattative saranno seguite dal ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e dai sottosegretari al Mef, Federico Freni e Sandra Savino.  

Sul terreno della salute, ha fatto molto rumore l’emendamento della senatrice centrista Michaela Biancofiore sulla responsabilità civile del personale sanitario. I sindacati dei medici Anaao Assomed e Federazione Cimo-Fesmed si erano subito scatenati contro la proposta, ma poi la norma era stata cassata con l’intervento diretto del ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Per quanto riguarda le correzioni alle dotazioni aggiuntive del Fondo sanitario nazionale, rinasce dalle sue ceneri un emendamento leghista che assegna 6 milioni di euro in più al Ssn nel triennio 2026-2028. Rimane fuori, però, il comma che scuda dalle pretese dell’Agenzia delle entrate i compensi degli infermieri per le ore di pronta disponibilità del 2025, tassati con aliquota sostitutiva al 5% in ragione della norma contenuta nella legge di Bilancio dell’anno scorso. Anche il senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, ci riprova con un emendamento che allenta le restrizioni per le Regioni sottoposte a piani di rientro del bilancio sanitario.

Resta invece tra gli inammissibili per materia l’emendamento di Fratelli d’Italia che assegnava 500mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni alla Fondazione ANT Franco Pannuti Ets di Bologna per le attività di assistenza domiciliare gratuita in favore dei malati di tumore. Bocciata per lo stesso motivo anche la modifica, ancora di FdI, per il potenziamento della formazione specialistica in medicina generale.

Cassati a causa della carenza di coperture diversi altri emendamenti. Intanto quello dell’onnipresente Lotito che imponeva alle Regioni, entro il 2028, di erogare assistenza 24 ore su 24 per almeno il 90% dei pazienti affetti da gravi malattie neurodegenerative e dunque integralmente non autosufficienti. Tratto di penna pure sulla modifica di FdI che redistribuiva la dotazione aggiuntiva tra i Drg per acuti e Drg post acuzie, ma limitatamente alla proposta di indicizzazione delle risorse a partire dal 2028. Cancellato anche il correttivo dei meloniani che allargava le maglie di accesso al ruolo della dirigenza sanitaria del ministero della Salute. Bocciato infine, almeno per il momento, l’emendamento Pd che riconosceva come usurante il lavoro di medici, infermieri e Oss assegnati all’emergenza-urgenza e ai servizi territoriali del Ssn.



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