Aids, l'allarme Oms: nel 2024 sforzi di prevenzione stagnanti
Con i tagli stimati, 2,5 milioni di persone hanno perso l'accesso ai farmaci contro l'Hiv quest'anno. L'appello ai governi dell'Organizzazione: "Ampliare l'accesso a nuovi strumenti come il medicinale che si inietta semestralmente"
"Ci troviamo di fronte a sfide significative, con tagli ai finanziamenti internazionali e una prevenzione in stallo. Allo stesso tempo, abbiamo grandi opportunità, con nuovi strumenti che hanno il potenziale di cambiare la traiettoria dell'epidemia di Hiv. Ampliare l'accesso a questi strumenti per le persone a rischio ovunque deve essere la priorità numero uno per tutti i governi e i partner". Sono le parole pronunciate da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms, in occasione della Giornata mondiale contro l'Aids.
HIV: GLI SFORZI DI PREVENZIONE STAGNANTI NEL 2024
Dopo decenni di progressi, la risposta all'HiV si trova a un bivio. Nel 2024, ricorda l’Oms, gli sforzi di prevenzione sono rimasti stagnanti, con 1,3 milioni di nuove infezioni, con un impatto sproporzionato sulle popolazioni chiave e vulnerabili. I dati dell’Unaidi rivelano che quasi la metà (49%) delle nuove infezioni da Hiv si è verificata tra le popolazioni chiave, tra cui prostitute, uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, donne transgender e persone che si iniettano droghe, e i loro partner sessuali.
I DATI
Un dato su tutti: a livello globale, si stima che 40,8 milioni di persone convivano con l'HIV e 630.000 persone siano morte per cause correlate all'Hiv.
Mentre le prostitute e le donne transgender corrono un rischio 17 volte maggiore di contrarre l'Hiv, gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini corrono un rischio 18 volte maggiore e le persone che si iniettano droghe 34 volte maggiore. Tra i fattori scatenanti ci sono lo stigma, la discriminazione e le barriere legali, sociali e strutturali che questi gruppi incontrano per accedere alle cure per l'Hiv.
LA STIMA: 2,5 MLN DI PERSONE SENZA ACCESSO AI FARMACI CONTRO L'HIV NEL 2025
Sebbene l'intera portata dell'impatto dei tagli agli aiuti esteri sia ancora in fase di valutazione, si ritiene che l'accesso ai farmaci per prevenire l’Hiv (PrEP- profilassi pre esposizione) sia diminuito drasticamente. Si stima che a ottobre 2025, 2,5 milioni di persone abbiano perso l'accesso ai loro farmaci nel 2025 a causa esclusivamente dei tagli ai finanziamenti dei donatori. Tali interruzioni potrebbero avere conseguenze di vasta portata sulla risposta globale all'Hiv, compromettendo gli sforzi per porre fine all'Aids entro il 2030.
L'APPELLO OMS
Di qui l’appello Oms a governi e partner ad ampliare rapidamente l'accesso ai nuovi strumenti approvati dall'Organizzazione stessa tra cui il lenacapavir (LEN), per ridurre le infezioni e contrastare l'interruzione dei servizi sanitari essenziali causata dai tagli agli aiuti esteri. Nonostante le drammatiche battute d'arresto nei finanziamenti, infatti, la risposta globale all'Hiv ha acquisito un notevole slancio nel 2025 con l'introduzione e l'approvazione da parte dell'Oms del lenacapavir, farmaco a somministrazione semestrale per la prevenzione dell'HIV. Il LEN, spiega l’Oms, rappresenta un'alternativa altamente efficace e a lunga durata d'azione alle pillole orali e ad altre opzioni, rappresenta un intervento trasformativo per le persone che incontrano difficoltà nell'aderenza alla terapia e nello stigma nell'accesso all'assistenza sanitaria. A luglio di quest'anno, l'Oms ha pubblicato nuove linee guida che raccomandano l'uso del lenacapavir come ulteriore opzione di profilassi pre-esposizione (PrEP) per la prevenzione dell'Hiv.
"Stiamo entrando in una nuova era di potenti innovazioni nella prevenzione e nel trattamento dell'HIV", ha concluso Tereza Kasaeva, direttrice del Dipartimento per l'Hiv, la Tubercolosi, l'Epatite e le MST dell'Oms. "Abbinando questi progressi ad azioni decisive, supportando le comunità e rimuovendo le barriere strutturali, possiamo garantire che le popolazioni chiave e vulnerabili abbiano pieno accesso a servizi salvavita".
Sempre più vicini ai nostri lettori.
Segui Nursind Sanità anche su Telegram